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Tonali, il Newcastle: «tornerà a giocare dal 27 agosto 2024»

Arriva il comunicato del Newcastle in seguito all’approvazione della Fifa.

Tonali, il Newcastle: «tornerà a giocare dal 27 agosto 2024»
2023 archivio Image Sport / Calcio / Newcastle / Sandro Tonali / foto Imago/Image Sport

In seguito al caso scommesse, la Fifa ha approvato la sanzione della Figc per Sandro Tonali. Il comunicato del Newcastle:

Sandro Tonali è stato squalificato per dieci mesi, da venerdì 27 ottobre 2023, a seguito di accuse di scommesse illegali da parte della Federazione calcistica italiana (Figc). La sanzione della Figc include una squalifica complessiva di 18 mesi, con otto mesi commutabili in quanto il giocatore partecipa a un piano terapeutico e a un programma educativo in Italia composto da 16 impegni. Nella serata di venerdì 27 ottobre, il Newcastle United ha ricevuto la conferma che la Fifa ha approvato la sanzione della Figc da applicare in tutto il mondo, il che significa che Sandro sarà idoneo a tornare al calcio professionistico da martedì 27 agosto 2024”.

LA FIFA APPROVA LA SQUALIFICA:

La squalifica di 10 mesi di Sandro Tonali per violazioni delle scommesse è entrata in vigore venerdì, ha detto la Fifa dopo aver approvato la richiesta dell’Italia di mantenere la squalifica del centrocampista del Newcastle in tutto il mondo. È stata accolta la richiesta avanzata dalla Federcalcio italiana di estendere la sanzione inflitta al giocatore a livello mondiale“.

LE PAROLE DEL MINISTRO ABODI SU TONALI E LA LUDOPATIA:

«Intanto mi auguro Tonali abbia capito il danno procurato a se stesso e al sistema. Poi gli strumenti con i quali si è arrivati a questa decisione non posso commentarli, c’è un sistema sportivo e una giustizia autonoma che rispetto. Mi auguro si faccia chiarezza senza ipocrisie e omertà».

«Che la ludopatia si manifesti in ambienti nei quali c’è un ragionevole benessere, associato purtroppo o alla mancanza di conoscenza della norma o di cultura sportiva testimoniando evidentemente un disagio, è un tema. E’ chiaro che chi vive in condizioni disagiate non è legittimato nell’errore, ma chi vive un relativo benessere è ancor meno legittimato e questo presuppone la necessità di rendere sempre più esplicita la struttura dei doveri: ecco perché sarà forse opportuno elaborare una carta dei doveri che integri i contratti».

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