Sportradar: «sono gli agent, fingono di garantire l’anonimato ai calciatori, concedono loro enorme credito e li attirano nel giro»
Scommesse, i calciatori indebitati sono ricattabili
Alla Gazzetta dello Sport ha parlato Marcello Presilla di Sportradar, società impegnata nel controllo di possibili attività anomale nel mondo delle scommesse e che incontra gli atleti italiani. “E ora serve che i giovani ascoltino. Per educarli spiegando come si arriva a farsi sopraffare dal gioco”.
Sul meccanismo con cui hanno scommesso Fagioli e Tonali, tra siti e figure oscure:
«I cosiddetti agent, che si fingono amici di sportivi, vip e imprenditori, invitano questi ultimi a scommettere su siti illegali, garantendo riservatezza sotto ogni punto di vista. Proprio gli agent forniscono agli utenti un username e una password per accedere a un sit, che presenta un’interfaccia italiana ma in realtà non ha valore legale nel nostro Paese. Spesso gli scommettitori non devono neppure crearsi un portafoglio: gli agent offrono un credito importante e, una volta esaurito il budget, chiedono di saldare il conto di centinaia di migliaia di euro».
Presilla continua, su come rintracciare i giocatori coinvolti:
«Gli agent garantiranno sempre riservatezza, però non è così. Anche se si scommette utilizzando un account fasullo, da qualche parte ci sarà sempre un foglio, un file o un semplice pizzino, sul quale è scritto chi è in debito e quanti soldi deve dare. Ed è proprio ciò che è successo a Fagioli: si comincia con un’indagine per reati di altra natura, si finisce per scoprire l’attività illegale di un bookmaker».
E le combine sembrano la naturale evoluzione:
«Una volta entrati nel giro, i giocatori si rendono ricattabili. Basta un passaparola e sei fregato. Nel momento in cui un calciatore chiede a un criminale di fare una puntata al suo posto, si sta già infilando nel primo anello della catena dei ricatti. Quando i debiti raggiungono un certo valore, spesso subentra il reato di match-fixing. Si tratta di vere e proprie minacce: o ti fai espellere in quella partita, oppure…».