A TvPlay: «Serie A è uno dei campionati più difficili. Da piccolo ho smesso dopo un brutto infortunio alla spalla facendo una rovesciata»
Victor Osimhen, attaccante del Napoli, ospite su Twitch di TvPlay durante una diretta live condotta tra gli altri da Damiano “Er Faina”, Balotelli e il fratello Enock ed Emiliano Viviano.
«Pallone d’Oro tra Messi e Haaland? Lo meritano entrambi… Se ambisco a vincerlo? Sarebbe di certo un obiettivo, un sogno per il futuro, ma per adesso mi trovo molto bene al Napoli: per me è una grande emozione segnare sempre, ma al ‘Maradona’ è qualcosa di speciale. Prima di venire a Napoli ho chiesto a Koulibaly come fossero i tifosi azzurri. Nonostante ci fosse il Covid, ho sentito la pelle d’oca al goal contro l’Atalanta».
Il parere di Osimhen su Victor Boniface, attaccante nigeriano del Bayer Leverkusen:
«Ho visto le sue clip ed ha un futuro roseo davanti a sé. Raggiungerà grandi obiettivi, ci ho anche parlato in Nazionale e penso che possa avere un futuro importante».
Sugli infortuni che hanno condizionato le stagioni:
«Ho iniziato da ragazzino con gli infortuni… Da piccolo ho smesso dopo un brutto infortunio alla spalla facendo una rovesciata. Ho perso mia madre da piccolo e ho aiutato mio padre e la mia famiglia, mi ha aiutato una persona che ha creduto in me e che mi ha procurato un paio di scarpe. Facevo tre ore ogni giorno per andare ad allenarmi. Questa persona mi aiutava anche ad ottenere da mangiare, perché io lavoravo per la chiesa e vivevo lì».
E ancora:
«Feci un provino per 15-20 minuti, ci andavano tantissimi ragazzi… In quel provino, feci 2 gol e 1 assist e da lì iniziò tutta la mia carriera calcistica, per questo ora trasmetto il messaggio di andare avanti senza problemi, perché ho vissuto in situazioni molto povere» .
L’aneddoto sulla foto con lo steward a Roma:
«A Roma feci delle foto con uno steward, che poi fu licenziato per questo gesto. Quel ragazzo non accettò i soldi che volevo dargli, quelli che aveva perso quel giorno. Era felice di avere solo quelle foto con me. Ha scritto anche una canzone per me ed è molto bella».
Il gol più bello finora:
«E’ proprio quello contro la Roma dello scorso anno fuori casa, ma anche lo stesso in casa che avevamo provato in settimana. Clamoroso quello che hanno fatto Messi e Ronaldo negli ultimi 20 anni, ho con entrambi una foto perché sono due leggende».
L’opinione di Osimhen sulla Saudi Pro League:
«È una ottima lega, sta prendendo grandi talenti. Se dovessi scegliere tra Arabia o Mls alle stesse condizioni? Mls».
Alcuni estratti dell’intervista di Osimhen:
«Sia dal punto di vista tattico che fisico, la Serie A è uno dei campionati più difficili. La maschera la indosserò ancora per tanto tempo. Ormai fa parte di me e ha creato una sorta di brand».
Osimhen su Ciro Immobile:
«Mi piace il suo modo di gioco. Lo rispetto tanto, ha un grande istinto da bomber. Ho avuto l’opportunità di dirgli anche di persona quanto sia forte. Io meglio di lui? Ma no!… Non mi chiedete paragoni: lui è una leggenda e spero di avvicinarlo».
Quale attaccante lo ha ispirato da piccolo:
«Drogba, ho avuto una persona vicino che mi ha detto che assomigliavo a Drogba. Mi ha ispirato sotto tutti i punti di vista e ho avuto l’opportunità di conoscerlo».
Il miglior calciatore africano di sempre:
«Ce ne sono tanti, Okocha, Weah, Drogba Eto’o. Gli ultimi due fra i migliori, è un po’ come scegliere tra Ronaldo e Messi».
Come affronti la pressione? La risposta dell’attaccante del Napoli:
«La pressione non è un problema, né le aspettative sono un problema. Il primo a mettere pressione sono io. Nel mio gioco chiedo sempre di più, non ho paura della pressione».
Osimhen su Leao e Lautaro
«Leao è incredibile, ricordo quando abbiamo giocato contro. Bellissimo averlo in Italia perché danno una spinta al sistema. Abbiamo un bel rapporto, Leao lasciò il Lille quando io arrivai in Francia e mi inviò un messaggio per congratularsi con me e motivarmi. Leao è un top player e mi piace come si veste. Lautaro è un grande attaccante, è un leader per l’Inter. Abbiamo combattuto per la classifica capocannoniere. Anche lui è un top player».
Su Spalletti:
«Spalletti un genio, chiede tantissimo ma sa esaltare il talento dei suoi giocatori. Certo che può vincere qualcosa con l’Italia. L’Italia ha giocatori di talento e Spalletti saprà come fare per fare le cose bene».
Il difensore più difficile da affrontare:
«Romero è il difensore più complicato da affrontare. Perché la prima volta che ho giocato contro di lui, ho allungato la palla in profondità e ce lo avevo sempre dietro. È forte e veloce. Anche con Smalling ho avuto grandi duelli».
Il portiere a cui è più difficile segnare:
«Maignan è grande, è forte e ha dei riflessi incredibili. È difficile riuscire a fargli gol».
La Nigeria può vincere la Coppa d’Africa:
«Siamo una delle pretendenti, siamo pronti, non vediamo l’ora di cominciare. Non possiamo sottovalutare nessuno ma abbiamo un ottimo allenatore».