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Napoli-Real Madrid, le statistiche danno ragione agli azzurri (CorSport)

Gli expected goals segnalano 2,09 per il Napoli, rispetto all’1,18 del Real. La coppia Ostigard-Natan convince.

Napoli-Real Madrid, le statistiche danno ragione agli azzurri (CorSport)
Db Napoli 03/10/2023 - Champions League / Napoli-Real Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Leo Ostigard

Il match tra Napoli e Real Madrid valido per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League ha visto la squadra di Rudi Garcia perdere 3-2, ma con gli applausi del Maradona a fine gara. Entrambe le squadre hanno dovuto fronteggiare problemi difensivi, viste le assenze dei centrali titolari per infortunio. Come riportato dal Corriere dello Sport, il Napoli ha saputo adattarsi bene grazie a Ostigard e Natan, alla loro prima da titolari in Champions:

Ostigard e Natan, il terzo e il quarto delle gerarchie difensive, hanno spolverato i retroscena e non solo per aver costruito l’1-0 in tandem: ma in una nottata perfida come nessun’altra (o come poche), dovendo «accapigliarsi» con Vinicius jr, Bellingham e Rodrygo, l’unico passaggio a vuoto visibile a occhio nudo sta nella scelta d’indietreggiare di fronte all’elegante percussione di quell’étoile inglese per l’1-2. Poi, umanissime pause in una sfida assai caratteriale e un organico che là dietro, adesso, s’è ragionevolmente allungato.

Gli expected goals sono un fronte che quel 2,09, rispetto all’1,18 del Real, diventa fonte d’energia per l’autostima; l’indice di efficienza, è iniezioni di stima; la sistematicità di arrivare alle conclusioni (17 tiri, 7 nello specchio della porta) ispirano fiducia. E poi c’è l’autorevolezza, adesso sì, che appartiene all’idea d’una squadra che va a pressare alto, che ha linee a distanza adeguate, che sceglie di giocare nella metà campo altrui, che ha ricominciato a costruire dal basso in scioltezza, che ha pure il coraggio di rischiare, di andare oltre, d’allungarsi, , di sacrificarsi, di abbeverarsi a Politano e a Zielinski, a Olivera e a Kvara, che non ha (più) paura, che crea, ha sfortuna (è un fatto) o semmai si lascia andare”.

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