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Mi sento come Giroud seduto sul frigorifero delle bibite

Garcia ma tu che vuoi da noi? Siamo disposti a non vincere, siamo abituati, ma almeno (dato che possiamo) ce la vogliamo giocare sempre

Mi sento come Giroud seduto sul frigorifero delle bibite

Non ho ascoltato le interviste post-partita, ma posso immaginare che a un certo punto Rudi Garcia abbia lasciato scivolare un Abbiamo avuto una reazione da squadra; così come con ogni probabilità, Stefano Pioli potrebbe aver detto qualcosa del tipo Abbiamo giocato da squadra. Come se il Napoli o il Milan non fossero due squadre di calcio, e cos’altro dovrebbero fare se non cose da squadra? Mi hanno detto poi che Pioli ha affermato: «il nostro errore è stato far segnare il primo gol al Napoli», non dubito che Garcia abbia detto che i due gol del Milan siano derivati da gravi disattenzioni della difesa del Napoli. Non solo di Rrahmani, quei gol sono sbagli di tutta la difesa, poi per carità il buon Amir ha fatto due dormite che nemmeno il giovedì a calcetto.

Stamattina commentavo su Whatsapp con un amico che oltre a essere un poeta straordinario è anche un grande milanista, ma soprattutto un gran conoscitore del gioco del pallone. Entrambi abbiamo convenuto che è stata una bella partita, ma così piena di errori tecnici e tattici, individuali e collettivi che si fa fatica a contarli. Il mio amico mi ha poi detto che la presenza di Krunić è un insulto al calcio, in questo differisce dal pensiero di altri amici milanisti ma si trova di nuovo d’accordo con me. In ogni caso, di insulti al calcio ieri sera ne abbiamo visti più di uno. Un altro amico milanista mi dice che il regalo di Pioli a Garcia di ieri sera – intendendo il secondo tempo – è dovuto a carenze strutturali, ho potuto solo rispondere che non sarei in grado di dire a cosa sia dovuto il regalo di Garcia a Pioli nel primo tempo. Forse non lo voglio sapere.

Dispiace vedere una squadra così forte disunirsi, perdere le distanze tra i reparti, non pressare, non accorciare e di conseguenza non inventare. Garcia ma tu che vuoi da noi? Noi siamo disposti a non vincere, siamo abituati, ma almeno (dato che possiamo) ce la vogliamo giocare sempre, come è avvenuto nel secondo tempo – sempre in maniera un po’ caotica ma almeno è successo -; perciò caro allenatore del Napoli dei pareggi accontentati tu, preferiamo perdere ma vorremmo giocare per vincere. Vorremo, soprattutto, giocare a pallone. Certo, ieri sera, potevamo pure vincerla e nessuno avrebbe avuto niente da obiettare, ma la parata di Maignan all’ultimo secondo ci ricorda che ci sono anni in cui quei palloni finiscono nell’angolino e altri in cui il portiere li para.

Un uomo di 42 anni è morto al Maradona perché precipitato mentre cercava di scavalcare, dopo aver attraversato un cunicolo. È una cosa talmente distante da me, non la morte della quale mi dispiaccio molto e che riguarda tutti, ma tutto il resto, così distante da non avere opinione in merito, mi tengo il dispiacere.

Oggi un uomo avrebbe compiuto 63 anni, non ci è arrivato, ma gliene sono bastati molti di meno per diventare indimenticabile, così è così sarà per sempre.

Un terzino rossonero e un attaccante azzurro ieri sera al fischio finale si sono abbracciati dopo aver dato luogo al più bel duello della partita.

Un calciatore del Napoli ha fatto un prodigio su calcio piazzato, in Serie A non succedeva da mesi, al Napoli da ancora più tempo. Credo si tratti della cosa più bella della partita, una esecuzione esemplare.

L’allenatore del Napoli sembrava contento e faceva battute, leggo, e certo, mi dico, l’ha scampata per un’altra settimana.

Quando nel primo tempo Mario Rui ha tentato il gol con pallonetto da lontano, ho pensato a una nuova maglietta da chiedere agli amici di Officina Creativa: Mario Rui, pallonettami la domenica.

Mi domando se questa stagione andrà avanti così, ovvero se al fischio finale di ogni partita ci sembrerà di averla scampata.

Chi può rimetta Elmas, Anguissa, Rrahmani e qualcun altro dentro le loro magliette. Questa richiesta l’ho fatta qualche anno fa per Mertens, a quel tempo ha funzionato.

Stamattina, non so voi, ma mi sento come Giroud seduto sul frigorifero delle bibite, oppure seduto a una fermata di quei bus che non passano mai.

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