ilNapolista

Mbappé, la madre: «Da piccolo tifava Milan: quando perdevano, diceva parolacce in italiano»

Gazzetta: “colpa” dei Riccardi la famiglia italiana milanista con cui ha vissuto molti pomeriggi della sua infanzia. Mbappé li ha invitati allo stadio.

Mbappé, la madre: «Da piccolo tifava Milan: quando perdevano, diceva parolacce in italiano»
A screen grab taken from an AFP tv footage shows 12-year-old Kylian Mbappe talking about racism in football and wearing an AC Milan jersey during an AS Bondy training in Bondy, on the outskirts of Paris, on May 6, 2011. (Photo by Florian PLAUCHEUR and Mehdi LEBOUACHERA / AFP)

Domani alle 21 il Milan affronterà il Psg al Parco dei Principi per la terza di Champions, un match decisivo per entrambe le squadre. La stella parigina Kylian Mbappé ha amato i colori rossoneri sin da piccolo, come riportato dal reportage de La Gazzetta dello Sport:

Colpa o merito dei Riccardi, la famiglia italiana dove il fuoriclasse parigino ha passato molti pomeriggi della sua infanzia. Tutti tifosi sfegatati; a Kylian da piccolo hanno fatto promettere che se un giorno giocherà in Serie A, sarà solo con la maglia del Milan. Quella che da ragazzino Kylian si faceva comprare ogni anno, portava in allenamento, oppure ci dormiva. Come ricordato anche da mamma Fayza. E con Antonio, uno dei loro due figli, che svela: «Kylian mi ha detto che il Milan fa parte dei suoi progetti, ma a fine carriera. Scherzava purtroppo». Una battuta, con un fondo poetico di verità.

Mbappé ci tiene a far bella figura: «Altrimenti – scherza Fayza – verrà preso in giro dai nostri amici Riccardi. Anche da Antonio, suo primo tifoso e tra i suoi primi allenatori, che spiega come Mbappé abbia ammesso che il Milan rientri nei piani: «Ma era uno scherzo, non voglio illudere i tifosi rossoneri». Il parigino comunque ha cominciato ad amare il calcio anche con il Milan. Subito dopo il sorteggio di Champions, l’attaccante ha comunque invitato tutti i Riccardi al Parco dei Principi e a San Siro.

«Lo prendevo in giro dicendogli che somigliava a Dida», aggiunge Antonio. «A cinque anni era già più forte di me, che ne ho dieci di più. Era bello allenarlo, e segnava quando decideva di vincere. Lui è un vero appassionato di calcio». «È figlio di sportivi – conferma Fayza –, ma è stato immerso nel tifo per il Milan fin da subito. Quando tornava a casa parlava solo del Milan. Se il Milan perdeva, poteva lanciare il telecomando contro la tv e dire qualche parolaccia in italiano». Alla Playstation però sceglieva sempre il Real Madrid: «La sua squadra del cuore»”.

Per andare al Real, Mbappé dovrà trovare un altro agente (Marca):

Come si può vedere sulla piattaforma agenti Fifa – scrive Marca – Lamari non è elencata tra le migliaia di agenti registrati. Pertanto, senza quella licenza, Fayza non potrebbe rappresentare alcun calciatore, né negoziare un contratto e riscuotere una commissione, nemmeno indirettamente”. Lamari non ha la possibilità di ottenere questa licenza almeno fino al prossimo maggio, quando verrà sostenuto il nuovo esame. Se lo facesse, qualsiasi altro agente potrebbe segnalarla grazie a un servizio della Fifa che consente di segnalare altri agenti in modo anonimo se si ritiene che lavorino senza licenza. Una situazione che potrebbe comportare una pesante sanzione sia per la persona che per l’azienda in cui lavora.

 

ilnapolista © riproduzione riservata

Più lettiTWEET