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Luis Enrique: «Il Milan si adatta a più schieramenti, noi giocheremo al solito modo»

In conferenza: «Il nostro è il “gruppo della morte” perché tutte possono lottare per qualificarsi. Non cambierò la mia filosofia del tiki-taka».

Luis Enrique: «Il Milan si adatta a più schieramenti, noi giocheremo al solito modo»
Paris Saint-Germain's Spanish headcoach Luis Enrique gestures during the French L1 football match between Paris Saint-Germain (PSG) and Lorient at the Parc des Princes Stadium in Paris on August 12, 2023. Miguel MEDINA / AFP

Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa in vista di Psg-Milan, prevista per domani alle ore 21.

Il Milan è all’altezza della sua reputazione in questa stagione?

«Il Milan è una grande squadra che ha sempre aspirato a grandi competizioni. Per tutta la stagione, tutti i club del mondo hanno alti e bassi, momenti più complicati. Penso che il Milan sia bravo in questo momento. Questa è una squadra che lavora con un grande allenatore. Ecco perché dicono che nostro è il gruppo della morte, perché sono quattro squadre che possono ambire a essere prime in questo gruppo».

Qual è l’importanza di questo doppio confronto contro il Milan nella stagione che sta vivendo il Psg?

Luis Enrique: «E’ un punto di svolta per tutti, per il gruppo che sa cosa significa giocare una competizione come la Champions League. Per noi, questa è una grande opportunità. Ci sono due partite contro il Milan, sembra quasi una partita ad eliminazione diretta. Ma penso che fino all’ultimo giorno non sapremo chi sarà in grado di qualificarsi. Per noi queste due partite contro il Milan sono fondamentali, lo stesso per loro, perché possono condizionare le circostanze delle ultime due giornate. Ma ci concentriamo davvero sulle partite una dopo l’altra. Siamo felici di poter giocare nel nostro stadio con i nostri tifosi. Cercheremo di fare meglio del Milan per poter ottenere un risultato positivo.»

Cosa chiederà alla squadra?

«Chiederò loro di attaccare, come sempre. Siamo una squadra che ha sempre attaccato. Abbiamo sempre più possesso palla rispetto al nostro avversario. Non significa che vinceremo la partita, ma abbiamo più tempo per far girare il pallone, e questo è ciò che è più importante per noi. Non cambierà, non dirò loro questo messaggio, lo sanno. È radicato nel nostro gioco. Questo è il motivo per cui sono qui, questa è la mia filosofia. E’ ovvio che domani dovremo anche difendere, non solo vicino alla loro metà campo, ma anche nella nostra metà campo. Ma sono davvero ottimista su ciò che vedo e percepisco dai miei giocatori».

Che tipo di partita si aspetta contro il Milan?

«Il Milan di solito gioca con il 4-3-3 e gioca molto bene con la palla e anche senza palla. Sanno come difendersi, sono molto bravi in difesa e in attacco. Ma a volte hanno anche adattato la loro composizione con una difesa a cinque. Lo hanno fatto l’anno scorso contro il Tottenham. Sono in grado di adattarsi. Noi faremo quello che dobbiamo fare se il Milan cambia, altrimenti giocheremo come giochiamo di solito».

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