A Mediaset: «Il Napoli mi ha preso per giocare a destra ed è li che gioco, io ho detto al mister che posso giocare anche sull’altra fascia»
L’attaccante del Napoli, Jesper Lindstrom ha parlato ai microfoni di Infinity prima della sfida di Champions contro l’Union Berlino
«Dobbiamo giocare come abbiamo fatto nelle gare prima, abbiamo qualità, dobbiamo giocare il calcio del Napoli e battere l’Union Berlino».
L’approccio al campionato italiano?
«Sta migliorando, mi sento più a mio agio e mi sento sempre più sicuro di me».
Il ruolo preferito?
«Il Napoli mi ha preso per giocare a destra ed è li che gioco, io ho detto al mister che posso giocare anche sull’altra fascia ma le mie posizioni preferite sono sia a sinistra che a destra. Io posso dare tanta profondità, sono pronto»
Prima di Lindstrom a Mediaset aveva parlato anche il ds azzurro Meluso
Il ds del Napoli, Mauro Meluso ha parlato ai microfoni di Infinity nel prepartita di Union Berlino-Napoli
«Napoli ha avuto un percorso un po’ tortuoso all’inizio, poi dopo il pareggio con il Genoa ha fatto prestazioni dove non era scontato vincere e giocando un buon calcio, la sconfitta con la Fiorentina ha portato qualche chiacchiera in più. Noi abbiamo cultura del lavoro e abbiamo sempre lavorato sodo. La nostra squadra è formata da persone molto serie a livello umano. La rosa del Napoli è altamente competitiva, abbiamo tre centravanti e questo è un valore aggiunto, quando viene meno uno sai di poter giocare con altrettanta qualità.
L’allenatore riesce sempre a tenere alta la concentrazione ed è un bene perché tutti devono sentirsi integrati. I big diranno addio a gennaio? Assolutamente no, è l’intenzione di tutti. Abbiamo una squadra competitiva con rosa ampia, tutto e migliorabile ma ora sono discorsi prematuri, ci riuniremo per capire come e se intervenire.
Il presidente è con noi dal ritiro di Dimaro, è stato sempre con noi ed è una figura importante per noi. È carismatico e quando c’è siamo tutti un po’ più sull’attenti. La sua presenza ha dato nuovi stimoli, poi l’aspetto tecnico spetta all’allenatore. Kvara è tornato ad alti livelli e ha fatto tutto da solo, siamo di fronte ad uno dei primi 10 o 15 giocatori al mondo, un giocatore di grandi qualità fisiche e tecniche, un ragazzo attento che ha subito un infortunio nel ritiro e questo l’ha un po’ condizionato, ma la classe cristallina che ha dimostrato è inconfutabile, farà la fortuna del Napoli»