Per non scontentare nessuno, il calcio inglese osserverà un momento di silenzio prima delle partite e si giocherà con il lutto al braccio
La Premier League ha finalmente preso posizione. Le pressioni dei club e anche quelle del governo hanno fatto breccia nelle resistenza della lega inglese che con un comunicato ha fatto sapere di essere vicino alla vittime.
Di seguito il comunicato della Premier League:
“La Premier League è scioccata e rattristata dall’escalation della crisi in Israele e Gaza e condanna fermamente gli orribili e brutali atti di violenza contro civili innocenti.
Speriamo nella pace e le nostre più sentite condoglianze vanno alle vittime, alle loro famiglie e alle comunità colpite.
In segno di rispetto per tutte le persone interessate, i giocatori, i dirigenti e gli arbitri della Premier League indosseranno fasce nere al braccio e osserveranno un momento di silenzio durante le partite che si svolgeranno da sabato 21 a lunedì 23 ottobre.
La Lega farà anche una donazione alla Croce Rossa britannica per sostenere gli sforzi di aiuto a chi ne ha urgente bisogno“.
In questi giorni la Premier ha dovuto fare i conti con chi spingeva per una presa di posizione contro gli attentati terroristi in Israele. Dall’altro lato però la lega inglese non voleva inimicarsi alcuni club (basti pensare ai proprietari del Newcastle).
Anche il Telegraph ha parlato della preoccupazione di non scontentare nessuno:
“La paura di non scontentare nessuno deriva dalla prossima partita di qualificazione ai Mondiali tra Australia e Palestina. L’idea è quella di solidarizzare ma non troppo, insomma“.
La decisione della FA è stata immediatamente condannata dal Chelsea Jewish Supporters’ Group, che ha postato su X: “Questa risposta senza spina dorsale è il motivo per cui abbiamo bisogno che le persone si esprimano contro il terrorismo”.
E così dal Jewish Leadership Council: “La FA ha mostrato solidarietà ai russi che sono stati colpiti dalla risposta ucraina alla sua invasione?”.