Speculare sul risultato non rientra nelle caratteristiche di questa squadra. Ha smesso pressare alto e c’è stato il ribaltone del Madrid
Il Napoli ha perso col Real Madrid quando ha smesso di fare il Napoli.
La Gazzetta riporta le parole del capitano Di Lorenzo alla fine della partita col Real Madrid.
«Siamo stati il Napoli. Abbiamo giocato la nostra partita. Preferisco perderla così, essere coraggioso e propositivo piuttosto che mettermi in difesa, soltanto a subire. Bene per la prestazione, dispiace solo per il risultato».
E scrive Maurizio Nicita:
Senza bisogno di rivendicazioni, Di Lorenzo ha ricordato il Dna di questa squadra. Un gruppo che è abituato a tener palla, a dettare i tempi della partita. E soprattutto a difendere correndo in avanti e andando a pressare alto. Quando martedì sera, dopo il vantaggio, il Napoli ha smesso di farlo ecco l’immediato ribaltone del Real. Speculare sul risultato non rientra nelle caratteristiche di questa squadra.
Il Napoli dello scudetto è nato in una notte di Champions. Era il 7 settembre dello scorso anno e battendo 4-1 clamorosamente il Liverpool la banda Spalletti avviava un incredibile filotto che produsse dodici vittorie consecutive – sette in campionato e cinque in Europa, prima di fermarsi proprio ad Anfield, ma quando il primo posto del girone era al sicuro e comunque giocando una partita di alto livello. E infatti a novembre – prima della sosta del campionato per il Mondiale – arrivarono altri tre successi in campionato. Una serie eccellente, portata avanti nonostante l’assenza per un mese (si fece male proprio contro il Liverpool) di Victor Osimhen.
Un anno dopo il settembre del Napoli è stato decisamente claudicante – una sconfitta e due pari in campionato – prima di essere raddrizzato con le quaterne contro Udinese e Lecce. Lasciando da parte la vittoria di Braga, importante per i tre punti ma poco convincente, in Champions poi è arrivata la buona prestazione contro il Real Madrid, ma anche una sconfitta.