Il Pallone d’oro sta lavorando al restyling in collaborazione col Comune di Napoli
Lo scorso luglio il campione mondiale Fabio Cannavaro ha rilevato quel che resta del Centro Paradiso, storico centro d’allenamento partenopeo che negli anni d’ oro ha ospitato la squadra campione d’Italia capitanata da Diego Armando Maradona. Da luogo di culto a teatro di atti vandalici e abbandonato ad uno scioccante stato di incuria.
Ieri, come racconta il Corriere del Mezzogiorno, in via Vicinale Paradiso sono arrivati sia Cannavaro che il sindaco Gaetano Manfredi.
Si scrive Campo Paradiso, si legge Campo Paradiso «di Soccavo»: perché il complesso sportivo, che per anni è stata la sede sociale, degli allenamenti e dei ritiri del Napoli, era anche il simbolo di un intero quartiere; un quartiere che ora sogna il rilancio di una struttura, unica nel suo genere — calata nel centro della città — che dopo anni di abbandono torna a vivere. Grazie a Fabio Cannavaro. L’ex campione del mondo , napoletano verace, ci ha creduto, ha voluto salvare dal degrado quella che fu la «casa» di Maradona. E dopo una lunga trattativa, è riuscito a rilevare il complesso che si avvia alla ristrutturazione. «Ci speravo da anni», dichiarò subito il rogito l’ex stopper del Napoli e della nazionale di calcio.
Gli interventi:
In questi giorni si sta procedendo ancora con la fase della pulizia, di quello che tecnicamente viene definito «sfratto». Negli anni, infatti, al Campo Paradiso non erano solo cresciute erbacce nel campo, ma crolli e degrado nelle tre palazzine — uffici, spogliatoi e camerate — avevano fatto il resto. Una visita che al primo cittadino ha generato comunque «sensazioni forti», proprio lì dove il Napoli di Maradona, ma anche Careca, Alemao, Ferrara preparava la vittoria di due scudetti, nell’87 e nel ‘90. Manfredi ha quindi espresso «pieno sostegno» a Cannavaro «per la realizzazione di progetti legati allo sport e al sociale». Da quanto dichiarò il campione azzurro subito dopo l’acquisto della struttura sportiva lì nascerà una scuola calcio, che potrebbe portare il nome proprio dell’ex Pallone d’oro. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi.