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Hazard si ritira dal calcio giocato (AS)

Si ritira Hazard, un giocatore magnifico ma sfortunato. Un fenomeno che forse si è lasciato anche andare nel momento più importante.

Hazard si ritira dal calcio giocato (AS)
Doha (Qatar) 27/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Belgio-Marocco / foto Imago/Image Sport nella foto: Eden Hazard ONLY ITALY

Termina quasi nell’indifferenza l’esperienza di Eden Hazard nel calcio giocato. Giocatore di una qualità immensa ma ormai ai margini di quello sport che tanto ha saputo onorare. Nella memoria conserviamo gli slalom e i goal che lo avevano reso il più decisivo della Premier League. Un fuoriclasse al suo apice. I paragoni venivano facili con Zinedine Zidane. Forse per quella capacità di fare della palla quello che si vuole, quando si vuole. Carezza alla sfera, accelerazione, tiro scoccato che la maggior parte della volte si infilava dove i portieri non potevano nulla.

AS, giornale madridista, traccia la parabola di Eden:

“Era arrivato qui dal Chelsea, con la quale ha vissuto il suo periodo migliore nelle sette stagioni in cui è stato lì. In precedenza aveva primeggiato con il Lille, che lo ha catapultato definitivamente nell’élite europea. È stato campione del campionato francese, due volte in Premier con il Chelsea e due volte in campionato con il Real Madrid. Al Bernabéu, nonostante fosse molto lontano dal suo livello massimo, ha vinto anche la sua unica Champions League, nel 2022. Inoltre, il suo palmares con la squadra di Madrid comprende una Coppa, una Supercoppa e una Supercoppa Europea.”

Il passaggio al Real Madrid nell’estate 2019 per 100 milioni doveva consegnarlo all’Olimpo del calcio. Problemi fisici e una forma mai più ritrovata, una maledizione continua, ma le malelingue hanno sempre parlato anche di una sua trascuratezza. Di sicuro, niente è andato come sperato. Come qualunque cultore della bellezza avrebbe sperato. Hazard era bellezza più efficacia, difficile considerarlo per un ruolo specifico. Trequartista, seconda punta, ala, rifinitore ma anche finalizzatore. Si ricorda la stagione 2018/2019 in cui ha totalizzato sedici goal e quindici assist in Premier League.

Aggiunge AS:

“Hazard ha giocato anche per la nazionale belga 126 volte, segnando 33 gol. È stato uno dei protagonisti della generazione d’oro del Belgio, che è riuscita a finire terza nella Coppa del Mondo 2018 e si è confrontato con i migliori al mondo sia in quello che in altri campionatiNonostante fosse stato tentato dalla Francia ai suoi tempi, Hazard decise di giocare per il Belgio fino a diventare uno dei migliori calciatori della sua storia.”

Con Mertens, tra gli altri, Hazard sembrava essere pronto a guidare la nazionale belga alla vittoria di un titolo mondiale. Il Belgio non aveva mai sfornato in tutta la sua storia una quantità di talenti simile. Non è mai arrivata quella coppa che lo avrebbe consegnato forse alla conquista di un Pallone d’Oro. Più probabilmente la Francia era completa in ogni reparto. E nel mondiale russo si disvelava al mondo Kylian Mbappé, già trainante. Fine dei sogni di gloria per Hazard arresosi in semifinale. Quello rimane il ricordo più vicino a noi di Eden. Poi il buio, l’oblio.

AS conclude ricordando la precocità della scelta:

“Negli ultimi tempi è stato accostato al Botafogo, a qualche squadra della MLS e addirittura a un possibile ritorno in Belgio, anche se il Fair Play finanziario del calcio belga ne ha reso quasi impossibile la realizzazione. Aveva ricevuto anche qualche offerta dalla Spagna, ma nulla che lo soddisfacesse completamente. Così, poco più che trentenne, come Gareth Bale, ha deciso di appendere gli stivali al chiodo molto prima di quanto avrebbe pensato.”

Chi sa di calcio non dimenticherà. Con buona pace della facile ironia che si faceva e si fa tuttora sui social per lo stato fisico non ottimale di Hazard nelle file dei Blancos. E speriamo di ammirare ancora altri dieci purissimi come lui.

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