Lo ha rimontato male e non è solo una questione di 7 punti in meno rispetta un anno fa. I continui cambi di schemi generano confusione
Le quattro maggiori competitor, e i loro rispettivi tecnici, della Serie A hanno come obiettivo la squalificazione in Champions. Se da un lato Inzaghi sembra aver trovato la quadra e Allegri si affida ad una difesa solida, dall’altro Pioli e Garcia stanno facendo più fatica. Il Corriere dello Sport scrive:
“Simone Inzaghi, Stefano Pioli, Massimiliano Allegri e Rudi Garcia sanno bene ciò che vogliono e che possono perdere se alla fine le cose non andranno come sperano. Per tutti l’obiettivo minimo è il quarto posto. Con il passaggio all’Inter Inzaghi ha completato la sua maturazione professionale; ha liquidato il tormentone Lukaku, dicendo che se n’è fatto una ragione e la ragione si chiama Thuram. Allegri è fuori dalle coppe e sfrutta la situazione da par suo; per lui il miglior attacco è la difesa: centesima partita senza subire gol nella sua carriera alla Juve. Il Milan ha perso la baldanza delle prime giornate con il gioco spumeggiante; ma le attenuanti non mancano a Pioli: gli infortunati, la latitanza di Leao a secco da 9 turni, l’assenza di un’alternativa a Giroud”.
Sul tecnico del Napoli:
“Garcia non ha una seconda squadra, gli bastano i problemi con la prima. Nemmeno la rimonta sul Milan ha tacitato completamente il brontolio. D’altra parte, un giorno o l’altro il tecnico franco-spagnolo spiegherà perché abbia smontato il giocattolo perfetto di Spalletti rimontandolo male e non è solo una questione di 7 punti in meno rispetta un anno fa. Il 4-3-3 di Luciano non è un dogma, come Garcia ha tenuto a precisare dopo il Milan, però generano confusione gli schemi a geometria variabile, i giocatori fuori ruolo.
A Raspadori è bastata l’assenza di Osimhen per essere impiegato punta centrale e si è visto cosa è capace di fare. Anche su punizione. Garcia sa di avere accanto in panchina un convitato di pietra a nome Spalletti. In una settimana, Rudi ha vinto a Verona e a Berlino e ha rimontato il Milan in casa. Rimetta la chiesa , cioè il gioco puro dei campioni d’Italia, al centro del villaggio e uscirà dal guado”.
Richiesto un lavoro quotidiano più intenso dai saggi del Napoli (Cormezz)
La media dei tiri subiti è cresciuta nelle ultime gare, il Napoli ne incassa circa dieci a partita. Da questa tendenza viene fuori il dato dei gol subiti: il Napoli ha la sesta difesa del campionato, ha incassato sedici reti in tredici gare ufficiali, circa 1,2 a partita in media. I numeri offensivi sono buoni: il Napoli ha il secondo attacco del campionato, la distanza dalle prime tre della classifica affonda le sue radici soprattutto nella fase di non possesso. Garcia proverà a metterla a posto con il lavoro quotidiano, tra i confronti con il consiglio dei saggi filtra il desiderio di sedute più intense per recuperare il feeling nel gioco e nell’atteggiamento in campo con più continuità.