Il Fatto Quotidiano: Le due indagini, penale e sportiva, si alimentano tra loro, grazie al “pentimento” di Fagioli e al materiale che viene spedito man mano a Torino.
Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus indagato di aver scommesso sul calcio, ha fornito ai magistrati federali tutte le sue informazioni, anche riguardanti i colleghi Tonali e Zaniolo. Come riportato da Il Fatto Quotidiano:
“Il 22enne talento della Juventus si è autodenunciato il 30 agosto scorso – anche su consiglio della società bianconera – con una pec inviata al procuratore Giuseppe Chiné. Fagioli aveva appena appreso di essere indagato dalla Procura di Torino per il reato di esercizio abusivo dell’attività di scommesse, in virtù delle sue giocate milionarie su siti illegali. Inchiesta penale che vede indagati altri due calciatori di spicco della Nazionale italiana, Sandro Tonali (ex Milan, oggi al Newcastle) e Nicolò Zaniolo (ex Roma, in prestito all’Aston Villa). Le due indagini, quella penale e quella sportiva, sono indipendenti ma si alimentano tra loro, grazie al “pentimento” di Fagioli e al materiale che da via Campania viene spedito man mano a Torino. Ai magistrati federali, infatti, il centrocampista bianconero ha fornito tutte le indicazioni in suo possesso, anche sui colleghi. Quel che è certo è che entro il 30 ottobre Chiné deve chiudere il procedimento su Fagioli e, possibilmente, provare a pronunciarsi anche su Tonali e Zaniolo”.
Ancora sconosciuti i tempi della squalifica al centrocampista. Stamani Tuttosport riporta:
“Fagioli intanto aspetta e ha posto in conto di dover guardare gli altri giocatori da lontano per un bel po’ di mesi: dieci, dodici? Lo vedremo”.
I TELEFONINI DI ZANIOLO E TONALI
Zaniolo e Tonali potrebbero essere interrogati in settimana (Gazzetta). Scrive il quotidiano:
L’analisi degli smartphone e dei tablet sequestrati nei giorni scorsi a Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali detta i tempi dell’indagine condotta dalla Procura di Torino. Gli accertamenti sono proseguiti anche nelle ultime ore e, se tutto dovesse andare secondo programmi, a inizio settimana il lavoro del reparto informatico dovrebbe essere terminato e il quadro in mano al pm Manuela Pedrotta, titolare dell’inchiesta torinese, ancora più chiaro. A quel punto gli inquirenti potrebbero anche interrogare i due azzurri, già rientrati nei rispettivi club in Inghilterra, ma con in mano più elementi e forse anche qualche traccia in più per valutare l’eventuale allargamento del cerchio ad altri giocatori. Non a caso a Zaniolo e Tonali si è arrivati partendo da Nicolò Fagioli, già interrogato nei mesi scorsi, tanto dalla Procura di Torino quanto da quella federale.