Tuttosport ci fa sapere che prolungherà di due anni rispetto al suo contratto precedente. Il cinismo sabaudo stavolta non è scattato
Nicolò Fagioli non potrà rientrare in campo fino al 19 maggio per la squalifica nel caso di calcio-scommesse. Tuttavia, la Juventus ha deciso di prolungargli il contratto di altri due anni, fino al 2028. Gli pagherà anche lo stipendio durante la squalifica. Com’è sensibile la Juventus con Fagioli. Il cinismo sabaudo stavolta non è scattato.
Tuttosport scrive:
“Per Nicolò Fagioli è un periodo piuttosto complicato: il centrocampista della Juventus sta scontando la squalifica per aver scommesso su siti illegali, pertanto non sarà a disposizione di Massimiliano Allegri praticamente per tutta la stagione – rientro previsto il 19 maggio -. Il patteggiamento prevede 12 mesi di pena: sette di squalifica più cinque commutati in prescrizioni alternative. Il club bianconero, però, gli ha mostrato grande vicinanza e presto gli farà firmare un prolungamento di contratto fino al 2028. Il centrocampista, che può continuare ad allenarsi con la squadra, al momento ha un accordo fino al 2026 ma a breve firmerà per rimanere a Torino altre due stagioni”.
FAGIOLI NON AVEVA PARLATO DI MINACCE RICEVUTE:
CorSera: La patologia delle scommesse si scontra con la metodologia della criminalità: «Aumentando il mio debito e ricevendo pesanti minacce fisiche (tipo: “Ti spezzo le gambe”) anche durante la notte pensavo di giocare solo per tentare di recuperare il mio debito», racconta Nicolò Fagioli il 28 settembre, davanti alla Procura della Federcalcio. Insomma, minacce esplicite alla sua incolumità, roba da bische e gangster. Eppure, tre mesi prima, era il 23 giugno al quinto piano della Procura di Torino, quella frase, così ruvida e significativa, non c’è sul verbale di interrogatorio reso al pubblico ministero Manuela Pedrotta e a tre agenti della Squadra mobile. Fagioli avrebbe potuto inconsciamente sminuire l’episodio delle minacce per aver subito l’intimidazione, appunto; oppure l’avrebbe sottolineata in sede sportiva per alleviare la propria posizione, in vista della squalifica.