A settembre 2021: «Noi italiani siamo sempre in ritardo su tutto. Per fortuna abbiamo al Governo persone intelligenti come Draghi e Colao»
Aurelio De Laurentiis è sulla bocca di tanti per la sua opposizione – pressoché solitaria – al rinnovo dei diritti tv con Sky e Dazn. Appena ieri ha detto, tra le altre cose, che “Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano”.
Giusto due anni fa, invece, era il 26 settembre del 2021, Aurelio De Laurentiis considerava Dazn la stella polare del calcio italiano. Allora essere in ritardo voleva dire schierarsi contro Dazn.
Eccole sue parole di due anni fa.
«Noi italiani siamo sempre in ritardo su tutto. Mi sono battuto per andare su Dazn facendo incazzare i miei colleghi». Queste le parole di Aurelio De Laurentiis all’ultimo convegno tenutosi all’Itis Galileo Galilei di Roma in cui è intervenuto parlando anche del calcio italiano. «Ho detto ai miei colleghi: è vero che andremo in sofferenza, vedremo male, salterà il segnale, però – poiché grazie a Berlusconi non abbiamo sviluppato la banda come negli altri paesi europei – siamo indietro e dobbiamo recuperare».
Concetti che espresse in un’intervista al Sole 24 Ore a fine settembre 2021.
Questa la soluzione per evitare i disservizi: “Sarebbe dannoso tornare al satellite, in tre anni dovremmo poi ripartire da capo. Per fortuna abbiamo al Governo persone intelligenti come Draghi e il ministro Colao che puntano sull’innovazione. Serve implementare la rete per essere competitivi come già avviene negli altri paesi europei”.
LE PAROLE DI IERI
“Il problema è essere prenditore o imprenditore. L’imprenditore deve saper misurare l’area del rischio, è più comodo ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Il valore del calcio italiano passa attraverso gli investimenti. Il calcio italiano pensa sempre di dover essere supportato da altri, ma è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto deve essere diretto con il tifoso, non diretto con Sky e Dazn, che secondo me non è competente. Non fa bene come non lo fa bene Sky al calcio italiano”.