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Cassano: «Il Napoli non è guarito, con Garcia non riconosco più Di Lorenzo»

Alla BoboTv: «Sono convinto che se al posto del Verona ci fosse stato un avversario più forte, la partita sarebbe cambiata».

Cassano: «Il Napoli non è guarito, con Garcia non riconosco più Di Lorenzo»
Db Verona 21/10/2023 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-Marco Davide Faraoni

Antonio Cassano ha parlato alla BoboTv dopo il match tra Napoli e Hellas Verona:

«Il Verona è poca roba. Il Napoli è forte, l’altro giorno Kvaratskhelia era un marziano e poi gli hanno lasciato cinquanta metri per andare in contropiede. Però il Verona ha comunque creato tanto. Per me il Napoli non è guarito e non è ripartito. Io voglio vedere gli azzurri la prossima partita col Milan. Kvaratskhelia è fortissimo, mi è piaciuto tanto anche Cajuste, ma in difesa fa fatica. Il Verona ha avuto 4-5 occasioni clamorose. Fa fatica dal punto di vista del gioco e della idee.»

Ancora critiche a Rudi Garcia da Cassano:

«Da quando è arrivato Garcia non riconosco più Di Lorenzo. Hanno vinto meritatamente a Verona perché sono più forti e l’hanno dimostrato, ma hanno fatto la stessa partita con Lecce e Udinese. Ora nelle prossime partite voglio vedere oltre ai risultati anche le prestazioni. Io resto convinto del fatto che è una squadra che fa fatica, se al posto del Verona ci fosse stato un avversario più forte la partita sarebbe cambiata».

PRECEDENTEMENTE, CASSANO CONTRO LA GESTIONE DI GARCIA:

«Bravo a riprendere la partita, ma andava avanti ad entusiasmo, sulla spinta del pubblico. Non ho visto idee, solo la palla su Osimhen che però ha fatto fatica. Kvara in ombra, Lobotka con poche soluzioni. Questa grande squadra che meritava il pari non l’ho visto, l’anno scorso 4-1 asfaltò il Liverpool. Ora c’è poco gioco, poca intensità, poi lì dietro fanno fatica. L’anno scorso Spalletti dava una mentalità diversa e diceva di andare in campo ad asfaltarli. Garcia era da solo in panchina a scrivere per 85 minuti, è diventato un professore d’italiano?».

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