Il difensore ex Juve si è difeso sui social dopo che si era scritto che era nervoso per l’esclusione dalla gara di Champions, Union Berlino-Napoli
Ha fatto sicuramente notizia l’assenza di ieri di Bonucci nella formazione dell’Union Berlino, tanto che si erano avute notizie che il difensore ex Juventus, non fosse stato contento dell’esclusione da parte di Fischer. A fine gara il tecnico tedesco aveva risposto alle domande in tv «Sono sorpeso se mi dite che Bonucci è arrabbiato: sicuramente non sarà contento della mia decisione. La decisione è stata anche corretta per oggi. Penso che tutti vogliano giocare»
Bonucci non ci sta e passa al contrattacco attraverso i suoi canali social:
«Senza più sorprendermi leggo ancora una volta notizie inventate sul mio conto. Con l’allenatore ho costruttivi confronti quotidiani, sono stato accolto benissimo e tutti noi vogliamo assolutamente uscire da questa situazione, soprattutto per i tifosi, straordinari per vicinanza e dedizione. Ho sempre avuto rispetto delle decisioni di ogni allenatore e così è stato anche ieri. Come ho avuto già modo di scrivere nel tempo, in un gioco di squadra il Noi viene sempre prima dell’Io»
E ancora:
«La voglia di giocare contro il Napoli era indiscutibilmente tanta ma oggi il singolo passa decisamente in secondo piano rispetto alla necessità di difendere la squadra, perché alla fine queste notizie tendenziose finiscono per danneggiare lei e non me, che a certe spiacevoli situazioni sono a dir poco abituato. Verificate bene prima di parlare, Forza Union»
Già in estate Bonucci è stato costretto a parlare sui social per commentare le voci che lo volevano responsabile del terremoto improvviso che aveva portato all’addio di Mancini alla Nazionale
«Grazie Roberto Mancini per gli splendidi anni trascorsi insieme e per le vittorie entrate nella storia del nostro calcio. Ad oggi stufo di essere coinvolto in dinamiche completamente estranee alla mia persona e totalmente destituite di ogni fondamento, ci tengo a sottolineare quanto sia lontana da me l’idea di ricoprire ruoli mai nemmeno lontanamente proposti. In quanto giocatore della Juventus, e rispettando il mio contratto con puntualità e correttezza, vedo l’azzurro rimanere per me solo il colore di una maglia da indossare sul campo con orgoglio e riconoscenza».