Al CorSport: «Lukaku? Il Belgio è una cosa, la Roma è un’altra. La Nazionale di Spalletti? Alti e bassi, per ora».
L’ex capitano storico della Roma, Francesco Totti, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa dopo aver partecipato alla seconda edizione degli Italian Padel Awards al Foro Italico. Le sue parole sono riportate dal Corriere dello Sport. Totti ha parlato del suo possibile ritorno alla Roma come delegato arbitrale di José Mourinho, ma anche di Lukaku e di Spalletti.
Totti è impaziente di vedere in campo la coppia Lukaku-Dybala, come tutti i tifosi della Roma:
«Ancora non l’abbiamo vista, ma ci aspettiamo grandi cose. La Roma deve lottare per la Champions. L’inizio non è stato positivo, ma il campionato è ancora lungo».
Totti su Lukaku, che ha realizzato una doppietta con il Belgio:
«Il Belgio è una cosa, la Roma è un’altra. La Roma è tutto».
Mourinho ti vuole davvero al suo fianco?
«Penso di si, così ha detto no? O avete scritto una stronzata. Mourinho ha detto una cosa, ora aspettiamo e vediamo».
Sulla Nazionale di Spalletti che ha pareggiato con la Macedonia e battuto l’Ucraina, Totti ha dichiarato:
«Alti e bassi per ora».
Infine, su Frattesi:
«Un rimpianto per la Roma? Ma era qui vent’anni fa, come fa ad essere un rimpianto. E’ un buon giocatore e sono contento per lui».
Dell’idea di Mourinho di riportare Totti alla Roma aveva scritto qualche settimana fa La Repubblica:
“Da tempo, Mourinho avverte la necessità di una figura societaria che possa intervenire per far sentire la voce della Roma di fronte alle difficoltà con gli arbitri. E non solo. Un ruolo che però né il general manager Tiago Pinto (che pure ha dichiarato di avere problemi a capire, spesso, le decisioni dei direttori di gara e la mancanza di uniformità di giudizio). Né tanto meno la proprietà: Dan e Ryan Friedkin non hanno mai parlato in chiaro, mai convocato una conferenza, mai accettato di rilasciare interviste. Impossibile lo facciano per lamentare torti subiti. Una situazione che sta alla base dei malumori di Mourinho. Che ora vorrebbe trovare una soluzione. Da sempre nelle sue squadre ha chiesto un giocatore ben inserito nell’ambiente, che lo conosca e sappia interagirci. Alla Roma fino a questo momento ha rinunciato a questa figura. Ma ora sarebbe tentato di chiedere la disponibilità per farlo a Francesco Totti. Non lo ha fatto, ma poter contare su Totti, sul suo peso mediatico, anche sui suoi consigli dentro lo spogliatoio, potrebbe rafforzarne la figura e non costringerlo più a interpretare ruoli diversi da quello di allenatore, posizioni che non ama ricoprire. Soprattutto, gli interventi pubblici a difesa della squadra. Anche, se servisse, contro le decisioni degli arbitri che regolarmente gli costano una collezione infinita di giornate di squalifica”.