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Tebas: «Sapevo che un giorno Rubiales e il rubialismo sarebbero finiti per un suo errore»

Su Movistar+: «Con Florentino nessuna possibilità di riconciliazione, tra di noi c’è una differenza abissale su come intendiamo il calcio europeo»

Tebas: «Sapevo che un giorno Rubiales e il rubialismo sarebbero finiti per un suo errore»
The president of Spanish Liga Javier Tebas is pictured during an AFP interview in Madrid on October 21, 2020. (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP)

Javier Tebas a ruota libera ieri sera al programma “Deporte Plus+: Especial Javier Tebas” sul canale spagnolo Movistar Plus+. Diversi gli argomenti trattati dal presidente della Liga, da Rubiales a Florentino Perez, dal suo lavoro in lega agli errori fatti negli anni.

Tebas è sicuro che Mbappé prima o poi approdi in Spagna, dà pure le percentuali:

«Convinto convinto no. Ma per lui è sicuramente un destino. L’anno prossimo sarà qui al 70-80%. Potrebbe arrivare, ma non è nemmeno una questione di vita o di morte».

Sul rapporto con Florentino Perez e il Real Madrid:

«Non c’è possibilità di riconciliazione perché è una questione culturale. C’è una differenza abissale in quello che pensiamo del calcio professionistico europeo. Non c’è alcuna possibilità di concordare da parte mia e della maggior parte dei club della Liga che siano i grandi club a dover determinare il destino, il futuro, la distribuzione dei soldi dell’industria calcistica europea. Lo rispetto come un grande presidente del Real Madrid, ma il suo modo di pensare, la sua ideologia di ciò che vuole per il calcio, non posso essere d’accordo con lui».

Secondo Tebas, quali sono gli errori commessi alla guida della lega:

«Non aver rilevato alcuni problemi di razzismo che il calcio spagnolo aveva in precedenza. Questi episodi della questione Vinicius, su cui stavamo lavorando, ma forse avremmo dovuto rilevarli e cosa stiamo facendo in questa stagione. Avremmo dovuto farlo prima, avendo fatto quel lavoro. Inoltre avremmo dovuto adottare alcune regole di controllo economico che avevamo presentato la scorsa stagione».

Tra gli argomenti trattati anche Rubiales:

«Pensavo che un giorno Rubiales e il rubialismo sarebbero finiti a causa di uno suo errore. Sarebbe dovuto succedere qualcosa. Nel sistema della Federazione è molto complicato cambiare presidenti, doveva accadere qualcosa… Non so se con questo o con un altro. È avvenuto con questo episodio che non è stata la cosa più piacevole dopo il Mondiale vinto. Dobbiamo recuperare molto dopo i danni subiti dal calcio spagnolo».

Più grave il caso Hermoso o la scena sugli spalti accanto alla regina?

«Direi l’atteggiamento sugli spalti. Penso che rappresenti una nazione, lo Stato ti ha dato la responsabilità di rappresentarla. Toccarti i genitali davanti alla Regina e a tutti, danneggia molto l’immagine della Spagna ed è stato molto commentato all’estero».

Tebas parla anche del caso Negreira e del Barça:

«Solo il fatto di tentare di influenzare è un reato di corruzione sportiva. Si sarebbe dovuto aprire il relativo fascicolo disciplinare. E si va dalla multa alla retrocessione. Decide il giudice l’eventuale retrocessione, come ha fatto all’Elche qualche anno fa. L’unica capacità che ho io è di riferire alcuni fatti, e li avrei denunciati. Il livello delle sanzioni non tocca a me».

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