Tuttavia la pubblica dichiarazione distensiva da parte del club di De Laurentiis contribuisce a ridimensionare il caso.
La vicenda Osimhen-Tik Tok-Napoli (se ne parla anche in Germania) ieri ha vissuto un’altra puntata col comunicato del Napoli che non è un comunicato di scuse (la parola non compare mai) e il perché lo spiega la Gazzetta dello Sport con Salvatore Malfitano.
La schiarita tanto attesa sul caso Osimhen non è detto che arrivi, ma la tempesta perlomeno è passata. Il Napoli vuole la quiete, senza pretendere il bel tempo.
Così, nel pomeriggio di ieri, la società ha pubblicato una nota sui canali ufficiali, per chiarire la propria posizione. Non sono delle vere e proprie scuse, il fatto che questa parola o un suo sinonimo non appaiano nel comunicato indica che il club ritiene di non aver compiuto un gesto errato, con quel video apparso su TikTok lo scorso martedì. Tuttavia, la pubblica dichiarazione distensiva sicuramente contribuisce a ridimensionare il caso.
QUESTO IL COMUNICATO DEL NAPOLI
Il Calcio Napoli, onde evitare qualsivoglia strumentalizzazione sul tema, precisa di non avere mai voluto offendere o prendere in giro Victor Osimhen, patrimonio tecnico della società.
A dimostrazione di cio’, durante il ritiro estivo, il Club ha fermamente respinto ogni offerta ricevuta per il trasferimento all’estero dell’attaccante.
Rappresenta dato di esperienza comune il fatto che sui social, in particolare su TikTok, da sempre, il linguaggio espressivo viene realizzato con leggerezza e creativita’, senza avere avuto, nel caso che ha visto protagonista Osimhen, alcuna intenzione di dileggio o di derisione.
Comunque se Victor avesse percepito una qualsiasi offesa nei suoi confronti questa era estranea a qualsivoglia volontà della società.