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La Romania rischia dure sanzioni per gli striscioni anti Kosovo

La Uefa ha aperto un fascicolo straordinario, la Federazione potrebbe pagare con la parziale chiusura dello stadio e una multa.

La Romania rischia dure sanzioni per gli striscioni anti Kosovo
Romanian ultras display banners reading (in Serbian) "Kosovo is Serbia" and (in Romanian) "Bessarabia is Romania" during the EURO 2024 first round group I qualifying football match between Romania and Kosovo in Bucharest on September 12, 2023. (Photo by Daniel MIHAILESCU / AFP)

La partita tra Romania e Kosovo è stata sospesa per circa un’ora; i calciatori kosovari hanno lasciato il campo al 19esimo minuto mentre i tifosi rumeni cantavano “Serbia, Serbia! Il Kosovo è la Serbia”; c’è da specificare che la Romania è uno dei Paesi che non riconosce l’autonomia del Kosovo. Ora la Uefa ha deciso di intervenire in merito. Mundo Deportivo scrive:

Se non sarà oggi, allora nei prossimi giorni: la Uefa aprirà un fascicolo straordinario dopo gli incidenti accaduti ieri sera nella partita tra Romania e Kosovo a Bucarest. La Federazione rumena è esposta a dure sanzioni. L’articolo 11 del Codice disciplinare Uefa stabilisce che le federazioni nazionali sono responsabili di “interruzione e abbandono del campo”. Inoltre, l’articolo 14 sugli atti razzisti afferma chiaramente che ” se uno o più membri di una federazione insultano o attaccano a causa della loro razza, religione, ecc..” c’è la parziale chiusura del suo stadio oltre a una multa. E si può arrivare anche la perdita della partita. L’articolo 16 sull’ordine e la sicurezza Uefa rende la federazione locale responsabile del comportamento dei suoi tifosi. Tra le altre cose, l’uso di ”gesti, parole o qualsiasi altro metodo per trasmettere un messaggio provocatorio” e soprattutto uno che ha un carattere politico, ideologico o religioso”.

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