La lista degli attaccanti che ha a disposizione il ct José Peseiro è spaventosa. Osimhen è il leader ma non è l’unico destinato a fare qualcosa di grande
La Nigeria possiede un parco attaccanti da far invidia a mezza Europa. La nazionale africana annovera fra i suoi giocatori gente del calibro di Osimhen. Ma l’attaccante capocannoniere della scorsa stagione non è l’unico.
Il nigeriano del Napoli è il “primus inter pares” che guida la rivoluzione del calcio nigeriano. Accanto a Victor ci sono gli “italiani” Chukwueze, in forza al Milan, e l’atalantino Lookman.
As scrive che è l’attaccante del Napoli, Victor Osimhen, a guidare la “rivoluzione nigeriana”:
“L’euforia si è scatenata in Nigeria davanti ai calciatori che ora compongono la Nazionale. Soprattutto in prima linea, dove sono pochi i Paesi africani che accumulano così tanti talenti nello stesso ambito. Victor Osimhen, 24 anni, è il leader della nuova Nigeria, ma non è l’unico nome di una serie di calciatori destinati a fare qualcosa di grande. La lista degli attaccanti che ha a disposizione il tecnico portoghese José Peseiro è spaventosa. Colui che è stato l’assistente di Carlos Queiroz durante la sua permanenza al Real Madrid ha a sua disposizione la crème de la crème degli attaccanti“.
Iheanacho (Leicester City); Taiwo Awoniyi (Nottingham Forest), il promettente Gift Orban (Gent), Moses Simon (Nantes), Boniface (Bayer Leverkusen), potente attaccante che ha sorpreso l’intera Bundesliga e l’esperto Ahmed Musa. “E il loro capitano, Osimhen. Desiderato dai grandi club, e capocannoniere della Serie A nella scorsa stagione. Una potenza offensiva alla portata di pochissime squadre nel pianeta calcio“.
Anche la “cantera” della Nigeria è piena di giovani talenti pronti a sbocciare. Quest’anno la Coppa d’Africa sarà un’ottima vetrina per loro e la Nigeria è una seria candidata alla vittoria. Il 6-0 al Sao Tome è una dimostrazione di forza. Alla vigilia della partita, Osimhen aveva rilasciato alcune dichiarazioni sulla Nazionale e sulla nomination al Pallone d’Oro.
«Qui in Nazionale mi sento bene, sono felice di essere di nuovo con la squadra, felice di essere qui e dovremo portare a termine il lavoro domenica, il che è la cosa più importante. Poi siamo stati accolti bene, l’ospitalità è stata di prim’ordine e siamo felici».