“Andando in Arabia volta le spalle ai diritti gay”. Le proteste dei tifosi del Liverpool e di quelli della nazionale inglese
Jordan Henderson se le cerca, proprio. Per mettere una pezza al suo criticatissimo passaggio in Arabia Saudita – proprio lui, icona del movimento LGBT+ se ne va a giocare in un Paese che i gay li arresta – ha detto a The Athletic che lui vorrebbe pure indossarla la fascia arcobaleno in Arabia, ma non vuole “manchere di rispetto” al Paese che lo paga. Apriti cielo.
Il gruppo di tifosi LGBT+ del Liverpool, Kop Outs!, ha risposto su X (fu Twitter):
No acceptance by Henderson of his role in sportswashing, trying to disguise the disgusting Saudi human rights record. This sounds more like an attempt to rebuild his “brand”, sorry isn’t good enough @JHenderson, actions speak louder than words. https://t.co/JGOI5fY55f
— Kop Outs! 🌈⚽🏳️🌈🏳️⚧️ (@LFC_LGBT) September 5, 2023
Ovvero: “non accettiamo che Henderson abbia un ruolo nello sportswashing, nel tentativo di mascherare la disgustosa situazione dei diritti umani saudita. Sembra più un tentativo di ricostruire il suo “brand”, ci dispiace non è abbastanza”.
L’equivalente del gruppo come tifosi della nazionale inglese, i “3 Lions Pride”, la scorsa settimana aveva avvertito che sugli spalti avrebbero voltato le spalle a Henderson se avesse giocato per l’Inghilterra, “come lui ha voltato le spalle alla difesa dei diritti umani”.
Henderson ha detto: “Posso capire la rabbia. Ho capito. Tutto quello che posso dire è che mi dispiace che si sentano così. La mia intenzione non è mai stata quella di ferire nessuno. La mia intenzione è sempre stata quella di aiutare cause e comunità in cui sentivo che avevano chiesto il mio aiuto”.