A Marca: «È pazzesco, hanno deciso di cambiare senza consultare giocatori, confederazioni, Uefa. Senza dibattito. È anti-calcio»
Zvonimir Boban ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo Marca. La leggenda del Milan adesso si occupa di “prendersi cura del calcio” alla Uefa:
«Il mio è stato un periodo molto bello, meno fisico, più creativo, meglio se lo guardiamo da certi aspetti. Quello che avevamo erano numeri 8 veri e numeri 10 veri. Il 10 è scomparso un po’ con l’arrivo di Sacchi, che ha rivoluzionato il calcio. Poi con Real Madrid e Barcellona abbiamo visto i big 8. Adesso quello che non vediamo è l’uno contro uno, provando una giocata importante diretta e concreta. Si gioca troppo a lungo, in modo troppo collettivo. Nell’era post-Sacchi il calcio non si è evoluto molto».
Come si può migliorare il calcio oggi?
«Dobbiamo affrontare la questione della violenza nello sport. Ad esempio, gli arbitri a tutti i livelli della gerarchia calcistica subiscono abusi significativi. Un altro aspetto è quando i giocatori urlano, fingono e sembrano feriti, anche in assenza di contatto fisico. Questi comportamenti antisportivi sono ampiamente visibili in televisione e spesso i bambini li imitano. A livello più strategico, dovremmo considerare di accorciare la finestra di mercato, sarebbe più utile sia per gli allenatori che per i giocatori».
Boban sulla modifica del format della Champions:
«Io sono molto tradizionalista. Non giocheranno tutti contro tutti perché è impossibile, avrai 8 partite a 4 livelli diversi. Sarà molto divertente. È un cambiamento radicale, ma sono sicuro che dopo la ripartenza il calcio piacerà molto. Adesso dopo due o tre partite le due squadre più forti hanno già fatto nove punti e si vede che già c’è una bella differenza. Nella prossima Champions League non sarà così, ogni partita influenzerà molto la classifica».
Il dirigente Uefa non ama i maxi recuperi di questa stagione. Marca lo incalca: “La Fifa, attraverso Pierluigi Collina, impone agli arbitri di prolungare le partite di dieci o dodici minuti in ogni tempo“:
«Si gioca troppo. Il calendario è pazzesco. Tutti dicono che ci sono troppe partite. I giocatori sono molto stanchi e ora si vogliono guadagnare più minuti nei momenti più difficili. È pazzesco perché le regole del gioco non sono fatte in questo modo. Hanno deciso di cambiarli senza consultare giocatori, confederazioni, Uefa… senza dibattito. Il gioco del calcio non appartiene a Collina, né alla Fifa né alla Uefa, né a te né a me, appartiene a chi lo ama».
Boban continua:
«Noi come Uefa non lo seguiremo nelle nostre competizioni perché è anti-calcio e contro la logica del calcio moderno, contro la salute dei giocatori, contro gli allenatori e alla fine va anche contro gli arbitri. Collina è uno degli arbitri più illustri della storia. Lo conosco da più di tre decenni e la nostra collaborazione alla Fifa è stata molto produttiva. Ma deve mettere da parte il suo ego per continuare a contribuire al nostro gioco. Noi, nelle competizioni Uefa, non lo applicheremo».