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Anche il Napoli di Garcia è il Napoli di Osimhen e Kvaratskhelia, la nottata sembra passata

4-1 all’Udinese, bravo il tecnico a schierare Victor e a rimettere Lobotka al centro. Kvara sublime. Mentre l’Inter perde in casa col Sassuolo

Anche il Napoli di Garcia è il Napoli di Osimhen e Kvaratskhelia, la nottata sembra passata
Ci Napoli 26/09/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia

È tornato il Napoli, finalmente. Quattro a uno all’Udinese con gol di Zielinski, Osimhen, uno strepitoso Kvaratskhelia che ha colpito anche due pali e c’è anche la rete di Simeone. In mezzo il 3-1 di Samardzic. Una vittoria leopardiana: la quiete dopo la tempesta. Quattro a uno all’Udinese. Soprattutto si sono rivisti i calciatori che si divertono a giocare, che mangiano metri di campo, che tolgono il respiro agli avversari. L’Udinese non sarà nulla di trascendentale ma questa sera il Napoli avrebbe vinto contro tante squadre. Vittoria che arriva in contemporanea alla sconfitta dell’Inter a San Siro contro il Sassuolo. Senza voli pindarici, ma dopo sei giornate il campionato è logicamente aperto.

Garcia ha dato prova di intelligenza

La partita viene vinta un’ora prima, al momento delle formazioni. Garcia ha dato prova di intelligenza, non ha ascoltato i venti populistici, alcuni molto prossimi al Napoli, e ha schierato Osimhen titolare. Perché se si affonda, si affonda tutti insieme. Il tecnico francese aveva fatto capire il proprio pensiero già nel pre-partita quando aveva parlato di episodi maldestri sui social. E ha giustamente schierato il calciatore più forte del Napoli, calciatore che in estate sarebbe voluto andare via e ora vive una condizione di scarsa serenità. Ma gli atleti vogliono sempre vincere. Giocano per vincere e per segnare. Il resto è roba da bar o da social. Il tecnico francese è bravo anche a farlo uscire al minuto 63, sul 2-0: per farlo riposare e per concedergli l’applauso del Maradona.

A Garcia va concesso un altro merito, ha rimesso il Napoli nelle mani dei suoi fuoriclasse e ha restituito la bacchetta a Lobotka. Com’era giusto che fosse. Basta contrapposizioni e spigolosità. I risultati si sono visti.

Non è il caso di farsi prendere da euforie eccessive, ma il Napoli ha vinto in tranquillità contro l’Udinese: partita che ha avuto quasi sempre in mano, anche se ogni tanto nel primo tempo le maglie si sono allargate in mezzo al campo. Ma i friulani non sono mai andati oltre qualche bel tiro respinto.

Le note positive sono tante: la condizione fisica che migliora di partita in partita. Lobotka che ha ritrovato la sua centralità: 85 i palloni toccati, dietro solo ai 95 di Di Lorenzo e ai 91 di Mario Rui. Zielinski che sta vivendo uno dei periodi più maturi della sua esperienza napoletana. La crescita di Kvara che stasera ha colpito due pali, provocato il rigore, servito un assist e segnato un gol d’autore. Natan che è alla seconda presenza consecutiva senza sbavature.

Il Napoli ha chiuso il primo tempo 2-0. Il primo gol su rigore segnato da Zielinski. Garcia aveva indicato Victor ma hanno deciso sul terreno di gioco e il nigeriano non ha fatto una piega. Poi, nel finale, delizioso assist di Politano per il gol di Osimhen acclamato dallo stadio (altro che fischi). Nella ripresa è stato un dominio ancora più netto. Kvara ha messo il suo sigillo. Poi il 3-1 di Samardzic. E il quarto del Cholito. La nottata sembra essere passata. Se non ci saranno altri accessi di autolesionismo, il Napoli può cominciare a guardare con ottimismo al futuro. Quella di stasera è stata una squadra.

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