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Verratti, la critica di Rothen: «Passa il tempo a bere e fumare. Per me è finito»

Sulla Bild l’ex del Psg commenta duramente l’italiano: «Non lo critico per la sua qualità, ma non merita il rinnovo di contratto. Per me è finito»

Verratti, la critica di Rothen: «Passa il tempo a bere e fumare. Per me è finito»
Db Palermo 24/03/2022 - Playoff Qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Verratti

Verratti era considerato da molti come uno dei migliori centrocampisti del mondo. Tuttavia, il suo distaccamento da Parigi e il Psg non influisce positivamente sulla sua immagine.

Rothen, nel suo omonimo podcast pubblicato da La Bild, ha criticato il calciatore per il suo stile di vita e il suo comportamento:

«Non voglio criticarlo per le sue qualità di giocatore. Ma non meritava il prolungamento del contratto all’inizio dell’anno. I responsabili hanno commesso un errore. Per me Verratti è finito. Ha 31 anni. Non ha mai capito come fosse la carriera o la vita di un calciatore professionista di alto livello. E nemmeno lui lo capirà mai».

Per poi aggiungere:

«Non si può mandare questo messaggio nello spogliatoio da un giocatore che gioca il 60% delle partite, che spesso al 60′ è molto stanco. Qualcuno che passa il suo tempo facendo festa, fumando e bevendo, e queste sono cose che danneggiano l’immagine del club».

Così continua in modo negativo la carriera di Verratti in Francia, che aveva raggiunto anni fa lasciando Pescara. Ora il centrocampista abruzzese sembra essere demotivato, forse anche a causa della trattativa fallita per portarlo in Arabia. Oltre che danneggiare il club, come sostiene Rothen, in questo momento danneggia anche la sua personale immagine, allontanando l’interesse di molti club.

L’unico club, secondo la Bild, che potrebbe essere interessato a Verratti è l’Al-Arabi, un club con sede in Qatar.

Tempo fa, prima di queste voci di mercato, fu anche De Campli, procuratore che ha seguito Verratti nel suo percorso in Francia, a sottolineare l’errore dell’abruzzese ad andare al Paris. Sempre la Bild ricorda le parole dell’avvocato, che disse:

«Sette anni fa dissi a Marco che era in carcere ed era arrabbiato. Per me è stato come se fosse stato rapito per estorsione economica. Sarà un uomo molto ricco, ma non sarà mai un campione».

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