Il quotidiano torinese comprensibilmente si rianima: Il pressing di Rabiot, l’altruismo di Vlahovic, la precisione di Chiesa, le primule della Juve
La Juventus vince 3-0 a Udine e soprattutto domina. La Stampa di Elkann comprensibilmente si rimette in piedi sulla sedia.
Nemmeno due minuti e la Juventus scarica sul campo di Udine la frustrazione di una stagione, l’ultima, passata a mandare giù di tutto. Il pressing di Rabiot, l’altruismo di Vlahovic, la precisione di Chiesa. Unite i puntini e comparirà il primo gol. Se è Juventus fiorirà, ma le novità sono da cogliere come le primule in primavera: palleggio e fraseggio molto più educati, nessuna stazione obbligata nel transito del pallone e la capacità, non casuale, di mischiare le carte all’Udinese soprattutto grazie ai movimenti di Cambiaso il cui primo beneficiario è Chiesa, da tempo non così determinante. Lui e Vlahovic, appunto. Sono finiti sul mercato, malgrado loro, e perché con i milioni che corrono nessuno è al riparo dalle tentazioni.