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Liga, caos per la registrazione dei nuovi calciatori: solo 48 su 90 sono iscritti al campionato

Il Barcellona ha tredici registrati e aspetta il fondo tedesco, che sbloccherebbe nove calciatori. Solo il Real Madrid è riuscito a registrare tutti i nuovi acquisti.

Liga, caos per la registrazione dei nuovi calciatori: solo 48 su 90 sono iscritti al campionato
A corner flag with the badge of FC Barcelona flies during the 58th Joan Gamper Trophy football match between FC Barcelona and Tottenham Hotspur FC at the Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona on August 8, 2023. (Photo by Pau BARRENA / AFP)

Le nuove regole dell’Fpf stanno bloccando nella Liga spagnola le iscrizioni dei nuovi calciatori. Calcio e Finanza riporta Marca:

Solo 48 delle 90 operazioni effettuate sul mercato spagnolo hanno avuto seguito nella lista delle iscrizioni. Acquisti, rinnovi, primi contratti per giovani provenienti dalle categorie inferiori: poco meno della metà sono ancora in attesa. Chi ha completato tutti i propri acquisti è il Real Madrid, che ha già pronti i suoi nuovi giocatori. La situazione è diversa per il Barcellona, anzi all’esatto opposto: Xavi ha solo tredici giocatori della prima squadra iscritti e due di essi sono in procinto di lasciare il club, come Kessié e Dembélé. Nessun nuovo acquisto o giocatore con un nuovo contratto potrebbe esordire contro il Getafe nella prima giornata di campionato”.

La situazione per la squadra catalana sembra però sulla buona strada. Stamani Mundo Deportivo scrive:

L’Fc Barcellona è molto vicino a chiudere, ora, l’operazione economica che dovrebbe consentirgli di registrare sei giocatori rinnovati più i tre nuovi acquisti. Il club, infatti, è vicino a chiudere l’operazione economica con il fondo di investimento tedesco con cui ha iniziato a negoziare settimane fa. Questo fondo porterebbe al Barça 60 milioni di euro, suddivisi in: 30 milioni per l ‘8% delle azioni Barça Studios di Orpheus Media e altri 30, per un altro 8% della partecipazione Barça Studios di Socios.com . Entrambe le società, che inizialmente hanno acquistato il 24,5% ciascuna, avrebbero ancora il 16,5% di azioni ciascuna.

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