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La burocrazia italiana trasformerà San Siro in un Colosseo in rovina (Süddeutsche)

“A Madrid e Barcellona ristrutturano gli stadi, in Italia interviene la Sovrintendenza. La politica usa il calcio come al solito”

La burocrazia italiana trasformerà San Siro in un Colosseo in rovina (Süddeutsche)
Db Milano 14/02/2021 - stadio San Siro / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: murales Romelu Lukaku-Zlatan Ibrahimovic

La telenovela San Siro arriva anche sui giornali tedeschi. Perché è distintiva, prova ennesima, dell’imbattibilità del mostro burocratico italiano. In Germania se ne stupiscono sempre. La Süddeutsche Zeitung racconta il triste destino dello storico stadio di Inter e Milan, che “rischia di affrontare la stessa sorte del Colosseo di Roma: un tempo luogo di battaglie leggendarie, poi per lungo tempo inutilizzato, e 2000 anni dopo i turisti vengono affascinati dall’aura delle rovine”.

Il giornale tedesco tira fuori persino il Gattopardo per raccontarne la vicenda: tutto deve cambiare affinché tutto resti uguale. Ma anche Kafka. Ed effettivamente in Italia non riusciamo ad uscire dagli intrecci kafkiani, ogni volta che si finisce a carte bollate. La Soprintendenza ai monumenti della Regione Lombardia è giunta alla conclusione che lo stadio è un bene culturale architettonico, “valutazione – scrive la Sz – alla quale non si può fondamentalmente obiettare nulla. Ma il diavolo è nei dettagli”.

Riassumendo parecchio una vicenda ai più nota: San Siro non si può ristrutturare, Inter e Milan si faranno i loro stadi nuovi in periferia. E amen.

“La notizia ha deliziato non solo gli hipster calcistici sui social network, ma anche i partiti della destra leghista, che avevano avvertito che il calcio sarebbe stato altrimenti ‘ucciso’ in città. Insieme ad altri arretrati, hanno creato uno stato d’animo contrario a qualsiasi conversione – e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, un tempo sostenitore della modernizzazione, si è lasciato trascinare davanti a loro. Il calcio può essere usato per fare politica in Italia, lo era già quando Silvio Berlusconi era celebrato sugli spalti presidente del Consiglio e presidente del Milan. Ma non puoi fare soldi con la nostalgia – e poiché i club lo sanno, si può presumere che il populismo si rivolterà contro i suoi creatori”.

“A differenza di Barcellona o Madrid, ad esempio, dove stadi storici vengono modernizzati in modo che il calcio possa continuare, la manutenzione di San Siro costa ormai alla città di Milano circa dieci milioni di euro l’anno”.

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