L’ex milanista, oggi dirigente Uefa: «Facendo i calcoli sono sei partite in più all’anno. In Champions non ci saranno»
Zvonimir Boban, ex Milan e ora alto dirigente Uefa, ha promesso che nelle partite di Champions League non ci saranno i maxi-recuperi. The Guardian scrive:
“Il tempo aggiuntivo giocato alla fine di ogni metà tempo si è gonfiato in modo significativo in alcuni campionati nazionali. Ha portato a match di ben oltre 100 minuti e ha attirato critiche dei giocatori, Kevin De Bruyne tra questi. Boban ha sottolineato queste preoccupazioni, anche se non ha suggerito di imporre alcuna forma di limite. «Posso dire che per me è assurdo», ha dichiarato. «Per quanto riguarda la salute dei giocatori, è una tragedia perché stiamo aggiungendo quasi 12, 13, 14 minuti, stiamo aggiungendo quasi la metà del gioco e sono minuti molto difficili da giocare. Sono quasi 500 minuti in più a stagione. Sono sei partite in Champions. È troppo, quindi non ci saranno maxi-recuperi. Seguiremo le nostre linee guida»”.
Alle parole di Boban si sono aggiunte anche quelle di Roberto Rosetti, capo degli arbitri Uefa:
«Abbiamo iniziato a lavorare su questo più di cinque anni fa. C’è qualcosa di più importante della precisione del tempo aggiuntivo. Perché alla gente piace così tanto la Champions League? Perché i match sono intensi, i giocatori non si fermano mai. Diciamo ai nostri arbitri di accelerare il riavvio del gioco invece di concentrarci sul tempo di arresto».