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Phelps: «Vincevo e fingevo, alla fine sono scoppiato. Ero fortissimo, ma debole»

Ora è una leggenda del nuoto risolta. E incorona Marchand: “Io e Thorpe abbiamo cambiato lo stile, anche Leon è su un altro livello”

Phelps: «Vincevo e fingevo, alla fine sono scoppiato. Ero fortissimo, ma debole»
(L-R) Gold medallist France's Leon Marchand celebrates with former US swimmer Michael Phelps during the medals ceremony for men's 400m medley swimming event during the World Aquatics Championships in Fukuoka on July 23, 2023. (Photo by MANAN VATSYAYANA / AFP)

Ventotto medaglie olimpiche e trentadue mondiali, da Sydney 2000 a Rio 2016, otto ori olimpici solo a 2008). E poi la depressione, l’alcolismo, la marijuana. Michael Phelps è una leggenda del nuoto, che parla di tutto, ormai trasparente. Anche dello straordinario record mondiale di Leon Marchand nei 400 stili. Lo ha fatto di nuovo per il sito di World Aquatics.

“Ai Giochi del 2012 non ero preparato e ho provato a fingere. Mentalmente è stata una sfida. Più sei preparato, più facile sarà, dì solo: okay, fantastico. Sei a tuo agio e rilassato. Ho attraversato montagne russe emotive ogni giorno. Nel corso della mia carriera, molte persone mi hanno aiutato a essere il più forte possibile. Fisicamente forte, ma non mentalmente. Rifiutavo molte cose, tutti i miei sentimenti oscuri e le cose che mi spaventavano, perché non volevo mostrare vulnerabilità o debolezza ai miei avversari. Una volta ritirato, ho scoperto che non potevo più farlo. Non era sano. Quindi mi sono preso un po’ di tempo. Se lo fai, sarai in grado di ottenere tutto ciò che desideri. Perché sei più felice. Nel 2016 ho trascorso 45 giorni in un centro di cura”.

Phelps cominciò a scrivere la sua leggendaria carriera proprio a Fukuoka, ai Mondiali di nuoto del 2001.

“Di quell’evento ricordo che la mia semifinale non fu delle migliori, ero impaurito. Franck Esposito e Tom Malchow nuotarono in 1:55.03. Io in 1:56 ed ebbi un attacco di panico in piena regola. Il mio allenatore, Bob Bowman, in pratica mi disse: No, sei pronto. Vai e fai quello che sai fare. In quel preciso momento, ho sentito che aveva fiducia in me e mi rilassai”.

Ora al suo posto (con lo stesso mentore) c’è Leon Marchand.

“E’ fantastico vedere lo sport cambiare. Durante la mia carriera, mi sono sentito come se fosse USA contro Australia. Ora, ogni paese sta mostrando le sue cose. Sono felice di assistere a questa cosa. Se mi dà fastidio che battano i miei record? Ovviamente! Ma è il mio allenatore che allena Leon. Trascorro del tempo con Bob quasi ogni giorno. So cosa fa Leon in allenamento ogni giorno. Sapevo che era questione di tempo prima che lo facesse”.

Phelps in carriera ha battuto 39 record mondiali ed è riuscito a detenere contemporaneamente i primati dei 200 stile libero, 100 farfalla, 200 farfalla, 200 misti, 400 misti e tre staffette.

“So la preparazione necessaria per farlo. So quanto sia difficile farlo. Posso passare 30 minuti ad analizzare quella gara. Ogni aspetto era perfetto. Ian Thorpe e io abbiamo portato il delfino subacqueo nello stile libero. Quello che vedi fare a Leon è su un altro livello”.

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