Ai ventiquattro del filone plusvalenze vanno aggiunti i sedici di oggi per le manovre stipendi. La strada del patteggiamento non è andata a buon fine
Per Andrea Agnelli i mesi di inibizione salgono a quaranta: ventiquattro per le plusvalenze più i sedici di oggi per la manovra stipendi. Deve anche pagare una multa di 60mila euro.
Lo ha deciso il Tribunale Federale Nazionale che ha condannato l’ex presidente della Juventus. La decisione è stata presa per le due manovre stipendi delle stagioni Covid e i rapporti con gli agenti in base al deferimento per “mancata lealtà”.
Siamo ancora la primo grado.
Ricorda la Gazzetta che
la vicenda è la stessa che ha portato al patteggiamento della Juventus, sanzionata con una multa di 718mila euro ma senza ulteriori punti di penalizzazione dopo il meno 10 deciso per il primo capitolo, quello delle plusvalenze. E proprio sulle plusvalenze, Agnelli era stato condannato a due anni di inibizione insieme ad altri dirigenti apicali bianconeri della sua gestione.
Inizialmente, proprio nei giorni che avevano proceduto la conclusione positiva del patteggiamento per il club, si era pensato che potesse esserci la stessa soluzione anche per la posizione dell’ex presidente bianconero. Si era stabilito un canale di rapporti fra la procura federale e i legali di Agnelli, che però nelle ultime settimane non sono arrivati a una sintesi positiva. Così si è arrivati ai 16 mesi di squalifica. Chinè, capo della procura federale, aveva chiesto 20 mesi.