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Altafini: «I napoletani sono uguali ai brasiliani. Nessuno ha mai giocato meglio di Pelè»

Intervista al Foglio: «Al Napoli con Sivori fu un anno bellissimo. Ai Mondiali del 58 Pelè era già fortissimo, dopo la finale divenne una star planetaria»

Altafini: «I napoletani sono uguali ai brasiliani. Nessuno ha mai giocato meglio di Pelè»
Former Brazilian football players Jose Altafini, aka Mazzola (R ) and Edison Arantes do Nascimento, aka Pele enter the Rasunda stadium in Solna near Stockholm on August 14, 2012. The Swedish national team will meet Brazil on August 15 for a friendly match which will be the last one to be played at the Rasunda stadium before they move all the Stockholm games to the new "Friends Arena" on October 2012. AFP PHOTO/JONATHAN NACKSTRAND Jonathan NACKSTRAND / AFP

José Altafini intervistato dal Foglio. Parla del Brasile, di Pelè, anche di Napoli.

“Al Napoli con Sivori fu un anno bellissimo. Trovammo subito l’intesa giusta. Arrivammo secondi e riportammo, dopo tanti anni, ottantamila persone al San Paolo. Vedere tutta quella gente, pazza di noi, fu una soddisfazione enorme”.

La saudade non è mai stata un problema?

“Gli italiani sono molto simili ai brasiliani. I napoletani, in particolare, sono praticamente uguali. Gol a parte, ho fatto qui la stessa vita che avrei fatto là”.

Era ai Mondiali del 58 col Brasile, quelli dell’esplosione di Pelè. Partì titolare

“Non avevo neppure 20 anni ed ero già campione del mondo. All’inizio ero io il titolare e feci in tempo a segnare in fretta e furia due gol. Sono stato il pioniere di quella squadra straordinaria, perché il primo gol brasiliano dei Mondiali del ’58 l’ho realizzato io. Poi, però, persi il posto il posto a vantaggio di Vavà. Allora si giocava in undici. La panchina non l’aveva ancora inventata e restai irrimediabilmente fuori”.

“Pelé era già fortissimo, ma non ancora famoso. Quella finale del 29 giugno 1958 fece da spartiacque. Prima era un ragazzo che dava del tu al pallone. Dopo un fuoriclasse riconosciuto a livello planetario. Nessuno ha mai giocato a calcio meglio di lui. È stato il più grande di sempre e sono convinto che non potrà mai essere eguagliato”.

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