A La Stampa: «In radio c’è bisogno di sintesi estrema. Mi sono già messo in contatto con il Cagliari e parlerò anche con il ragazzo. Spero in altri mille coming out».
Dopo le dichiarazioni di ieri su Jankto e il coming out che gli hanno fatto guadagnare accuse di omofobia, il ministro dello Sport Abodi torna sulle sue parole in un’intervista a La Stampa. Abodi respinge le accuse di omofobia e annuncia che contatterà Jankto.
Abodi dichiara:
«Era una domanda non preparata. La risposta ha l’immediatezza delle risposte che impongono sintesi estreme soprattutto in radio quando si ha pochissimo tempo a disposizione».
Il ministro definisce assurde le accuse di omofobia.
«È assurdo, mi dispiace che si dica questo di me, è molto lontano dal mio modo di essere».
Abodi aggiunge:
«Mi sono già messo in contatto con il Cagliari ma parlerò anche con il ragazzo. Ho spiegato al presidente del club che vorrei che capisse che non solo c’è il rispetto massimo per lui ma che mi lascia perplesso che si crei una polemica su un tema su cui sono lineare e trasparente. Spero in altri mille coming out».
Ieri, a Radio 24, Abodi aveva dichiarato:
«La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali. Se devo essere altrettanto sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui».
Poi, il ministro era tornato sul tema su Twitter, insistendo sul concetto:
«Ad esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?».