In conferenza: «Sono partito da altissimi livelli e sono andato in Turchia per ripartire da zero. Ho incontrato il presidente prima dell’acquisizione»
Oggi è il giorno della presentazione di Andrea Pirlo come nuovo allenatore della Sampdoria. L’ex tecnico della Juventus ha firmato con il club di Radrizzani e Manfredi un contratto biennale, con opzione per il terzo anno.
Con Pirlo anche Nicola Legrottaglie come head of performance dei blucerchiati:
«Sono felice ed entusiasta di iniziare questa avventura con una progettualità così lungimirante. Il mio ruolo sarà gestire l’area tecnica. Sono felice per fare grandi cose con questo club e con un tecnico in cui noi crediamo tantissimo e abbiamo inseguito per tanto tempo. Avevamo messo altri profili ma Andrea ci ha colpito, è quello che volevamo e vogliamo dimostri quanto è forte. Noi siamo convinti che lo trasmetterà all’ambiente, al pubblico e ai giocatori».
Di seguito le parole di Pirlo:
«Ringrazio il presidente e la proprietà che mi danno questa grande opportunità. Per me allenare la Sampdoria è come allenare una squadra di Serie A. Ho scelto col cuore. Sono cresciuto con i miti della Sampdoria dello scudetto, la maglia della Samp e giocare a Marassi era un piacere. Ora avrò l’opportunità di essere protagonista qui e non vedo l’ora di iniziare».
La crescita di Pirlo come allenatore:
«La mia prima partita da allenatore fu contro la Sampdoria di Ranieri. Riparto da qui. Avevo voglia di ricominciare dal basso dalla Turchia, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Siamo riusciti a giocarci le partite a viso aperto ma mi è servito di crescere da allenatore. Ora sono molto più esperto e più consapevole».
Su Quagliarella:
«E’ un amico, siamo sempre rimasti in buoni rapporti. Dipende da cosa deciderà la società. Ora pensiamo a lavorare giorno dopo giorno».
Come sarà l’ambientamento?
«Il calciatore è una cosa. L’allenatore un altro. Quando ho iniziato a fare questo lavoro ho avuto la fortuna di partire da altissimi livelli. Sono andato in Turchia per ripartire da zero, avevo poche possibilità per fare un grande lavoro. Sono andato con grande voglia di mettermi in gioco. Sarà una grande opportunità perché la considero una grande squadra. Anche se in B c’è un progetto. L’obiettivo è lavorare e far sì che sia una grande stagione. Dovremo prepararci al meglio perché siamo un po’ indietro ma col lavoro dobbiamo prepararci a fare una grande stagione».
Pirlo sulla squadra:
«Abbiamo iniziato ieri. Stiamo già lavorando per creare la squadra per iniziare la stagione. E’ stata salvata da poco, dobbiamo essere realisti e non raccontare sogni alla gente. Dobbiamo lottare al 100% perché la Sampdoria torni al massimo splendore».
Sui giovani:
«Si ripartirà da un progetto sostenibile per la società. Da un mix fra giocatori giovani e meno. Il progetto sarà sostenibile nel tempo, bisogna avere fiducia ma allo stesso tempo lavorare».
Perché Pirlo ha scelto la Samp?
«Non serviva tanto per convincermi. Ho incontrato il presidente prima dell’acquisizione. Non c’era bisogno di tante parole, allenare la Sampdoria è un obiettivo importante. Quando uno decide di arriva qua sa bene cosa vuol dire allenare la Sampdoria».
Primo obiettivo il ritorno in Serie A:
«Si gioca sempre per vincere e l’obiettivo che ho in testa è arrivare più in alto possibile e più velocemente possibile. Sappiamo da dove veniamo e le difficoltà che ci possono essere. Non possiamo dire che possiamo arrivare in A direttamente ma quello deve essere il nostro sogno».
Pirlo nasce il 19 maggio, quando la Samp vinceva lo scudetto:
«Me lo ricordo bene. Quando ha vinto il campionato la Samp è stato un evento storico. Speriamo che possa portare bene questa data».
Pirlo sui giocatori di qualità:
«I giocatori di qualità fanno bene. Più ne hai e meglio giochi ma devono essere abbinati al dinamismo, alla voglia e alla rabbia».
La sfida più grande alla Samp:
«E’ una grande sfida per tutti. Abbiamo deciso di intraprendere questa avventura e siamo convinti di portarla avanti nel tempo raggiungendo gli obiettivi. E’ un’occasione per crescere per far vedere che siamo un team».
Alla Samp hanno giocato Mancini e Lippi:
«Con Lippi ci sentiamo. Se ci sarà bisogno chiamerò».
La Samp ha due portieri in rosa:
«Ci si allena sempre per migliorare. Basta mettersi lì e avere perseveranza. Se ci sarà bisogno di aiutare qualcuno lo farò volentieri».
Gilardino allena il Genoa, che derby con l’ex compagno di squadra al Milan:
«Siamo grandi amici, ci sentiamo spesso. Non è detto ci sia un derby in Coppa Italia».
Sulla Serie B:
«Non mi spaventa niente. Mi sono buttato sempre con grande energia dando sempre tutto me stesso. Anche quando ho scelto di allenare la Sampdoria l’ho fatto con grande entusiasmo. Non ho mai visitato la città spero di vederla quest’anno».
Sul suo lavoro alla Juve:
«Non guardo al passato. Quello che è stato è stato e aiuta a guardare meglio il futuro. Sono concentrato a fare quello che devo fare con la Sampdoria»