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Gravina: «Ho sollecitato la Uefa a introdurre il Var negli Europei Under 21»

Al Consiglio Federale: «Trasferimenti in Arabia? Dispiace che si segua solo il flusso di denaro».

Gravina: «Ho sollecitato la Uefa a introdurre il Var negli Europei Under 21»
Mg Londra (Inghilterra) 06/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha commentato la decisione della Uefa di inserire il Var dai quarti di finale degli Europei Under 21, dopo gli errori arbitrali di Francia-Italia:

«Dopo Francia-Italia non c’è stata nessuna trattativa, ma solo una riflessione mia personale che ho fatto con ragazzi e addetti ai lavori. Non potevo lasciar cadere come se fosse un fatto personale legato alla nostra Nazionale. Mi sono posto un tema oggettivo perché l’Italia, o qualunque altra squadra, dai quarti non ha più la possibilità di recuperare con altre gare essendo ad eliminazione diretta. Mi sono permesso di fare una riflessione con gli organi competenti; c’era già un’idea, ma andava sollecitata».

Sulla partita di ieri degli Azzurrini contro la Svizzera, ha commentato:

«C’è stata un’ottima prestazione con un primo tempo entusiasmante. Avvertiamo un po’ di stanchezza perché siamo a fine campionato, ma mi sembra che ci sia un bellissimo quadro d’insieme. La squadra è composta da ragazzi interessanti e spero che questi spot possano aiutare le società a favorire l’inserimento di tanti giovani».

Le squadre arabe sono sicuramente le protagoniste di questa finestra di mercato, con milioni di euro investiti per i calciatori che militano in Europa:

«Non è uno spot carino. E il calcio, non essendo escluso dal fenomeno della globalizzazione, è soggetto a tensioni di mercato continui a livello internazionale. Dispiace che si segua solo il flusso di denaro. Si sta perdendo il radicamento al territorio e l’appartenenza ai club. C’è un mercato di soggetti che hanno voglia di veicolare sempre di più gli atleti, sganciandoli da impegni contrattuali a fronte di vantaggi economici. Questo fa saltare gli schemi. Per chi, come me, ama la dimensione del mondo diversa da quella economica e che è quella che ci sta dando forza di progettualità in questo periodo è chiaro che questo non è un percorso che condivido, ma purtroppo bisogna tenerne conto».

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