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Pace De Laurentiis-ultras, ballavano troppi milioni per subire in silenzio (Il Mattino)

“Torta troppo importante per continuare a subire in silenzio. Dunque, meglio abbassare la tensione: strette di mano, sorrisi, un tavolo ricco di buoni propositi” 

Pace De Laurentiis-ultras, ballavano troppi milioni per subire in silenzio (Il Mattino)

De Laurentiis è stato costretto a sedersi al tavolo con gli ultras, scrive la Procura della Repubblica di Napoli. Anche se non spiega da chi o da cosa sia stato costretto. Non chiarisce quale sia stato il ruolo delle istituzioni.

Il Mattino lega quell’incontro alla partita di ritorno di Champions tra Napoli e Milan e al business in gioco.

viene creato «un tavolo della pace al quale (De Laurentiis) si vede costretto a partecipare», si legge nella richiesta di arresti degli ultrà. Tutto chiaro? In quel 15 aprile ballavano i milioni legati a un possibile passaggio di turno in Champions del Napoli, torta troppo importante per continuare a subire in silenzio. Dunque, meglio abbassare la tensione: strette di mano, sorrisi, un tavolo ricco di buoni propositi. 

Erano giorni caldi, contraddistinti dall’aumento della tensione, violenze allo stadio, minacce nei confronti di De Laurentiis cui venne assegnata la scorta. Il Mattino scrive di

un piano organizzato da teppisti per colpire il Napoli, contro il presidente De Laurentiis al quale, in quei giorni, viene assegnata addirittura la scorta. Come a dire: abbiamo il controllo dello Stadio, possiamo ancora provocare danni.

Repubblica Napoli, con Dario Del Porto, scrive:

“Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato «evidentemente costretto a a sedersi al tavolo della pace» con la tifoseria organizzata. Lo scrive la Procura nella richiesta di custodia cautelare agli atti dell’inchiesta condotta dai pm Francesco De Falco e Danilo De Simone sugli incidenti avvenuti a margine di Napoli-Ajax di Champions League. Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Amato dunque indaga ancora sull’incontro tenuto all’hotel Britannique il 15 aprile scorso, poi suggellato dalla foto postata sui social dal massimo dirigente azzurro. I magistrati vogliono capire se le tensioni con gli ultras, accanto alla motivazione ufficiale della protesta contro un’applicazione ritenuta troppo rigida del regolamento d’uso dello stadio, siano state ispirate dall’intento di indurre la società a fare concessioni, ad esempio in vista della fase finale del campionato conclusa con la storica conquista del terzo scudetto”.

 

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