Il tecnico italiano fu incredibilmente cacciato l’anno dopo la vittoria in Premier. Era il 2016. Declino accentuato con la morte del presidente
Termina la Premier League e nell’ultima giornata si sono consumate le speranze per il Leicester di restare nel massimo campionato inglese. La sfida era tra Leicester, Everton e Leeds, con l’Everton favorito: con una vittoria i Toffees sarebbero stati sicuri della salvezza. E infatti hanno vinto: 1-0 in casa contro il Bournemouth. Il Leeds ha perso in casa 4-1 col Tottenham, il Leicester ha battuto 2-1 il West Ham, vittoria inutile.
Il declino del Leicester è cominciato pochi mesi dopo l’incredibile successo avvenuto nel 2016 con Ranieri in panchina, con un iconico allenatore italiano che gioiva davanti alle telecamere inglesi per la qualificazione in Champions League a suon di «dilidin dilidon». Tuttavia, la stagione successiva Ranieri non ottenne abbastanza fiducia da conservare il posto in panchina, complice una politica societaria che preferì dare via tutti i migliori. Mahrez, per esempio, prima di essere il grande esterno destro del Manchester City, era nella formazione di mister Ranieri alla guida dell’attacco insieme a Vardy.
Nel 2018, all’inizio della seconda stagione dalla vittoria del titolo, arriva l’altro momento decisivo per la discesa: la morte di Srivaddhanaprabha, il presidente vittima di un incidente in elicottero. Quest’ultimo e l’esonero di Ranieri sono ora il ricordo di un Leicester che faceva sognare.