Una parte della città isolata per lasciare al salotto buono l’esclusività dell’evento. Lo scudetto sta mandando in confusione le istituzioni più della pandemia.
È passata inosservata, nel clamore generale, un’ordinanza dell’Eav che ha chiuso le stazioni della Circumflegrea il giorno 30 aprile dalle ore 17.11 fino a fine servizio. Il giorno del presunto scudetto matematico al Napoli. Insomma la periferia esclusa dalla città o meglio Pianura e Soccavo, nel silenzio degli amministratori locali, si sono viste chiuse le fermate di Pisani, Trencia, Traiano e Piave potendo usufruire solo di quelle di Pianura e Soccavo. Un disegno sulla carta utile ad evitare l’afflusso di pendolari ma nella realtà ha discriminato un territorio vasto, che conta quasi ottantamila residenti, e denota la mancanza di conoscenza dell’espansione territoriale dei quartieri.
Contrada Pisani, ad esempio, è priva di ogni collegamento pubblico a parte la circumflegrea (quando non si allaga la stazione) e dista diversi chilometri da via Pablo Picasso ossia dalla Stazione di Pianura. Per cui gli abitanti dei Pisani sono stati isolati senza che nessuno alzasse la voce. Stesso discorso per quanto riguarda Soccavo con la fermata di via Piave che abbraccia zone distanti da via dell’Epomeo.
Una discriminazione latente, preoccupante, che aveva, di fatto, lasciato isolata una parte della città per lasciare al salotto buono l’esclusività dell’evento. Il Corriere di Pianura è stato il solo organo di informazione insieme alla pagina social Pianura e Dintorni a lanciare la notizia e a chiedere spiegazioni Napoli frastagliata e divisa ancora una volta, uno scudetto che sta mandando in confusione le istituzioni più di quanto non abbia fatto la pandemia.