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Eriksen: «Ho guardato un video del mio crollo il giorno dopo in ospedale» Telegraph

«L’ho visto per capire cosa era successo e superare tutte le emozioni e prepararmi per dopo. Ma non è mai semplice guardarlo»

Eriksen: «Ho guardato un video del mio crollo il giorno dopo in ospedale» Telegraph
2022 - Uefa Nations League / Danimarca / foto Imago/Image Sport nella foto: Christian Eriksen ONLY ITALY

Sono passati due anni da quando Christian Eriksen fece spaventare il mondo intero, quando il suo cuore si fermò durante una partita dell’Europeo con la sua Danimarca. Il danese era di proprietà dell’Inter, ma dopo l’inserimento del pacemaker al suo cuore è dovuto andar via dall’Italia; oggi gioca nel Manchester United. Il 3 giugno affronterà con la sua squadra il Manchester City nella finale di Fa Cup.

«Sono sicuro che faremo il possibile» dichiara ai Laureus Sports Awards di Parigi, dove ha vinto il premio World Comeback of the Year. «Quello che ho imparato è divertirti e goditi tutto ciò che viene. E se non è divertente, fai qualcos’altro».

Sul post-ricovero: «Per me è stato molto più importante tornare ad essere una persona che tornare e fare qualsiasi altra cosa. Per me, il primo obiettivo era tornare ed essere un papà a tempo pieno e un fidanzato a tempo pieno».

Alla cerimonia è apparso il filmato di quel triste giorno ed Eriksen ha commentato: «In realtà l’ho visto il giorno dopo che è successo, solo per capire cosa era successo e superare tutte le emozioni e prepararmi per dopo. Ma non è mai semplice guardarlo. Lo guardi e poi non pensi davvero a cosa sia. Lo guardi e poi basta»

Sulla sua separazione forzata dall’Inter ha dichiarato: «Sapevo che [in Italia] avevano un sacco di regole che potevano vietarmi di giocare. E quando il contratto non c’era più, alla fine ho avuto la mia risposta: potevo tornare a giocare a calcio, ma da qualche altra parte. Quindi ho dovuto finire la mia avventura con l’Inter, in realtà era l’unica opzione».

Ora è cominciata la resurrezione di Christian Eriksen e speriamo di poterlo rivedere agli alti livelli a cui ci ha abituato.

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