Su La Stampa: indagata anche la sindaca. I brasiliani pagavano e ottenevano la residenza in un bed and breakfast pur senza mai soggiornarvi
È coinvolto anche l’attaccante dell’Arsenal Gabriel Martinelli nell’inchiesta sulle false cittadinanze concesse a Lauriano Po (provincia di Torino). È indagata anche la sindaca.
La Stampa parte da una foto che ritrae il calciatore fotografato con il padre Joao Carlos in piazza Risorgimento a Lauriano. Era l’agosto 2019.
Figurano iscritti all’Aire (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero). Come altri 67 connazionali tra cui il campione della nazionale verdeoro di pallamano Josè Guilherme De Toledo, risultano residenti al B&B Cascina Colombaro, che da ottobre 2020 ha cambiato proprietà e nome. Fino al 2019 la struttura dove erano ospiti, immersa nel verde, era composta solamente da due stanze. Gli ex responsabili, insieme ad altre otto persone tra cui la sindaca Matilde Casa, la responsabile dell’anagrafe di Lauriano e un dipendente comunale, sono indagati dalla procura di Ivrea per associazione a delinquere, corruzione e falsità ideologica.
I brasiliani versavano cifre comprese tra i mille e 500 euro e i 10 mila. I soldi venivano versati alla Rotunno Immigration
Salutions&Business, i cui agenti si interessavano per far ottenere la residenza e la successiva cittadinanza italiana «iure sanguinis» (cioè attraverso una discendenza italiana) ai richiedenti, a quanto pare senza avere diritto.
Al padre del calciatore dell’Arsenal, si legge nelle carte che «in data 3 aprile 2019 veniva rilasciata falsa autorizzazione a stabilire la residenza presso il B&B Cascina Colombaro, luogo in cui l’uomo non soggiornava nemmeno una notte – infatti pernottava tra il 2 e il 3 aprile 2019 presso un altra struttura del Torinese – Tuttavia la proprietaria rilasciava autorizzazione alla residenza presso il B&B di Lauriano».