Spalletti e lo staff medico hanno deciso che il nigeriano giocherà solo se non correrà rischi di ricaduta. Decisivi gli esami di questa mattina
Ieri l’attaccante del Napoli, Victor Osimhen, si è allenato individualmente. Il nigeriano ancora non è stato reintegrato in gruppo. Osimhen scalpita: a San Siro, dove domani il Napoli si giocherà l’andata dei quarti di Champions League, vorrebbe dare il suo contributo in campo. Ma il Napoli lo impiegherà solo se non ci saranno rischi per il futuro del campionato. Si deciderà stamattina, dopo i nuovi accertamenti e la rifinitura. In ogni caso sembra improbabile che Osimhen scenda in campo o che venga convocato. Più probabile che il club lo preservi per la partita di ritorno.
La Gazzetta dello Sport scrive:
“In effetti il nigeriano spinge per rientrare domani a Milano, ma tecnico, medici e società hanno deciso che giocherà solo se non correrà rischi di ricaduta per il suo adduttore sinistro. Stamattina nuovi esami e solo dopo si deciderà se aggregarlo alla trasferta di Milano. E comunque ancora non si è mai allenato in gruppo dal suo rientro, a fine marzo, dalla nazionale. Per questo la presenza nella sfida di andata diventa sempre più improbabile. Perché la stagione del Napoli non finisce a Milano. Se per assurdo questa situazione fosse successa alla vigilia della finale di Champions, a fine stagione, allora Osimhen avrebbe giocato. Ma c’è ancora da chiudere la pratica scudetto e soprattutto è più che probabile che la partita decisiva sarà quella di ritorno al Maradona martedì 18. Scendere in campo al Meazza significa correre un rischio troppo alto: una ricaduta vorrebbe dire stagione finita”.
“Su Osimhen col passare delle ore sono i dubbi a prevalere sulle certezze”.
Stessa analisi fa il Corriere della Sera:
“Le condizioni dell’adduttore sinistro migliorano ogni giorno, il ragazzo clinicamente sta bene e spinge per rientrare già domani a Milano, ma Spalletti non vuole correre rischi: stamattina ci sarà il provino decisivo e solo dopo si sceglierà se aggregarlo alla trasferta, per portarlo in panchina. Insomma: saggia cautela, perché questa è una sfida che si gioca su 180 minuti”.