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De Laurentiis ieri dal questore a visionare i filmati, non arretra sulla legalità (Corsera)

«Gli stadi non possono essere un porto franco», ripete. Ha bandito favori e biglietti agli ultrà. Non modificherà il regolamento d’uso dello stadio

De Laurentiis ieri dal questore a visionare i filmati, non arretra sulla legalità (Corsera)
Mg Napoli 02/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis e la moglie

Aurelio De Laurentiis non arretra sulla legalità. Non intende fare passi indietro. Lo ricorda Monica Scozzafava che sul Corriere della Sera scrive che ieri il presidente del Napoli era dal questore Alessandro Giuliani (il figlio di Boris Giuliani vittima della mafia).

Ieri il patron partenopeo era negli uffici del questore Alessandro Giuliani. A chiedere conto dei filmati delle telecamere (oltre 200), a percorrere, deciso, la strada della legalità: «Gli stadi non possono essere un porto franco», ripete tutte le volte.

De Laurentiis è (sarà) il presidente del terzo scudetto ma è anche l’uomo più odiato dagli ultrà. Ma non arretra di un centimetro. La sua battaglia contro l’illegalità è iniziata bandendo biglietti e favori agli ultrà, schierandosi dalla parte delle forze dell’ordine, sponsorizzando il modello inglese senza timore di ritorsioni. I prezzi dei biglietti al Maradona sono alti? De Laurentiis non ha mai nascosto che la sua è una azienda che si autofinanzia, che il calcio è business.

A modificare il regolamento dello stadio per favorire l’ingresso di bandiere e tamburi proprio non ci pensa. De Laurentiis è così: prendere o lasciare.

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