Al quotidiano sloveno Ekipa: «Dalle informazioni che ho, posso dire che è il caso più grave da quando sono nel calcio»
Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin ha rilasciato un’intervista al quotidiano sloveno Ekipa. Fra gli argomenti affrontati anche il caso Barça–Negreira che, secondo il numero uno della Uefa, è un dei più gravi della storia del calcio.
Queste le parole di Ceferin:
«Certo, non posso commentare direttamente il caso per due motivi. In primo luogo, perché abbiamo un comitato disciplinare indipendente. E in secondo luogo, perché non ho affrontato la questione nel dettaglio. Tuttavia, posso dire qualcosa. Per quanto mi riguarda, le informazioni che ho, mi fanno pensare che la situazione è estremamente grave».
Non usa mezzi termini il numero uno del calcio europeo e avverte che alla Uefa non esiste prescrizione:
«Così grave che è, a mio avviso, una delle più gravi nel calcio da quando ne sono stato coinvolto. Per il campionato spagnolo, ovviamente, la questione è superata e non può avere ulteriori conseguenze competitive, mentre il procedimento è in corso a livello della procura civile spagnola. Lo stesso vale per l’Uefa, non c’è nulla che va in prescrizione».
Ceferin ha poi affrontato temi più leggeri, come ad esempio il dibattito sul fallo di mano:
«Quello che succede con i falli di mano è strano ed è difficile per gli arbitri prendere decisioni. Se qualcuno calcia il pallone con tutta la forza da due metri sulla tua mano, cosa puoi fare? Qualche anno fa, abbiamo mostrato ai più grandi allenatori alcune situazioni in cui la palla toccava la mano di un giocatore: metà di loro diceva che era un fallo di mano, l’altra metà diceva che non era fallo. Luis Figo mi ha anche detto che se all’epoca fosse stato lo stesso di adesso quando giocava, avrebbe mirato alla mano dell’avversario. “Se non sapessi cosa fare con la palla, la calcerei in mano a qualcuno e mi prenderei un rigore”, mi ha detto».