È arrivato a parametro zero ma ha l’ingaggio più altro della rosa, la società è vincolata al contratto e agli sgravi del Decreto Crescita
Gazzetta ritorna sul ritardo di Pogba e sulla decisione di Allegri di escluderlo dalla lista dei convocati per gli ottavi di Europa League contro il Friburgo.
Il francese si sarebbe presentato all’appuntamento con la squadra prima della partita con mezz’ora di ritardo. A quel punto Allegri, d’accordo con la società, ha deciso di escluderlo. A fine partite il tecnico ha minimizzato dichiarando che non si tratta di una punizione.
Questa mattina però la rosea chiarisce come il futuro del francese alla Juventus sia a rischio:
“Oltretutto, stando a quanto filtra dagli ambienti bianconeri, il ritardo di Pogba è arrivato al termine di giorni non propriamente impeccabili alla Continassa. Pogba era già stato punito per un ritardo nel 2012, quando era un talento in rampa di lancio e sulla panchina bianconera sedeva ancora Antonio Conte. Tutto un altro Paul.”
Oggi di anni ne ha 30 e la società ha puntato su di lui nella speranza che potesse diventare un esempio per i giovani:
“Ha inaugurato la sua seconda vita juventina soltanto la scorsa settimana, subentrando prima nel derby contro il Torino e poi nella gara dell’Olimpico contro la Roma. Troppo poco per chiunque e a maggior ragione per un giocatore arrivato sì a parametro zero dopo lo svincolo dal Manchester United, ma pur sempre con lo stipendio più alto della rosa (8 milioni più 2 di bonus).”
Questi fattori incidono sulla valutazione della stagione di Pogba. La Juve però ha le mani legate:
“Il ritardo di mercoledì rende ancora più salato il conto stagionale di Pogba e anche le valutazioni della società. In questo momento, anche solo per motivi contrattuali (accordo fino al 2026) ed economici (se il francese non resta almeno due anni in bianconero, il club perde i benefici legati agli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita), alla Continassa non si portano troppo avanti con i pensieri, ma certamente non sono soddisfatti.”