La richiesta della Procura guidata da Chiné per l’ex presidente dell’Associazione Italiana Arbitri era di sei mesi
Il Tribunale della Figc ha deciso di punire l’ex presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange, con tre mesi di inibizione per il caso D’Onofrio. Lo riferisce l’Ansa. La Procura Figc guidata da Giuseppe Chiné questa mattina aveva chiesto sei mesi di inibizione. Il legale di Trentalange, Paolo Gallinelli, aveva così commentato:
«Il deferimento era infondato già prima di oggi e tale rimane a mio avviso. Quello che poteva fare dal punto di vista “politico” lo ha fatto dimettendosi per potersi anche difendere liberamente».
Oggi, in udienza, Trentalange non ha preso la parola. L’avvocato ha spiegato:
«La procura federale nel corso dell’udienza si è opposta all’acquisizione degli atti, tra i quali la carta intestata comparativa per dimostrare che le dichiarazioni fatte da D’Onofrio per essere autorizzate dal tribunale di Milano erano apocrife e false. E il tribunale ci ha dato ragione, respingendo la richiesta della procura e acquisendo gli atti».
Il riferimento di Gallinelli era alla falsificazione dei documenti, da parte di D’Onofrio, per ottenere i permessi durante gli arresti domiciliari, raggirando, secondo la tesi della difesa, anche la magistratura ordinaria oltre che l’Aia.