Nell’assemblea di oggi la Serie A la proposta di prolungare i diritti tv è stata definita “strategicamente funzionale” e “senza ha alcun onere per la finanza pubblica”
Si è conclusa l’assemblea della Lega Serie A in programma questa mattina, nel corso della riunione è stato discusso lo stato di avanzamento della commercializzazione dei diritti audiovisivi per il triennio 2024/2027.
In vista di tale scadenza, le società tutte hanno ritenuto fondamentale chiedere al Governo ulteriori interventi contro la pirateria audiovisiva che rappresenta un problema economico per il mondo del calcio causando una perdita di circa due miliardi l’anno. Questo argomento è stato trattato prima di passare a quello in programma relativo ai diritti tv, ritenendolo fondamentale per poter recuperare risorse illecitamente sottratte al sistema calcio. La Lega chiede quindi che possa esservi un’azione immediata, auspicabilmente anche nel decreto-legge in approvazione oggi.
L’Assemblea si è inoltre soffermata a parlare della proposta di legge avanzata dal presidente biancoceleste ClaudioLotito, improvvisamente bloccata dal Governo. La proposta prevedeva l’allungamento della durata dei contratti con le emittenti da tre a cinque anni per quanto riguarda il campionato di Serie A.
La Lega ha sottolineato che l’ipotesi di proroga di massimo due anni dei contratti in essere con DAZN e SKY per i diritti audio-visivi 2021/2024, rappresenta un’opzione molto utile che, in modo non automatico e non vincolante, è strategicamente funzionale allo sforzo che la Lega, con tutte le sue Associate, sta portando avanti per garantire la migliore e più efficiente valorizzazione della Serie A per gli anni avvenire.
L’Assemblea chiede quindi a Governo e Parlamento di assicurare alla Lega e a tutti gli organizzatori dei campionati di ogni sport professionistico questa opzione, che non ha alcun onere per la finanza pubblica.
La Serie A si augura che possa essere messa nelle condizioni di perseguire tutte le azioni possibili per valorizzare al meglio l’industria del calcio, i cui proventi e il cui gettito fiscale sostiene tutto lo sport italiano.