A MotorSport: «Avrei meritato il decimo titolo, l’ho perso due volte all’ultima gara. Ho continuato perché sentivo di poter ancora vincere»
Intervistato da MotorSport, Valentino Rossi ha parlato della sua carriera.
Fresco del terzo post conquistato nella 24Ore di Dubai con la Bmw insiwme a Martin, Hesse, Gelael e Whale.
«E’ andata molto bene, è stato un grande debutto con la BMW, era la prima gara che facevamo assieme e me la sono goduta parecchio. Il nostro obiettivo era arrivare a podio, ma non era facile perché c’erano parecchie vetture molto veloci. La gara è comunque andata bene e mi sono divertito. Alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo molto contenti, è il primo podio con il Team WRT e riuscire a centrarlo alla prima uscita con la BMW è fantastico».
Poi, tornando alle moto, un po’ di nostalgia:
«Sono un po’ triste per non essere riuscito a conquistare il decimo Mondiale. Principalmente perché penso che me lo sarei meritato, in base al mio livello e alla mia velocità. Per due volte ho perso il titolo all’ultima gara della stagione. Anche per questo motivo ritengo che avrei meritato il decimo titolo».
La prima volta è stata nel 2006, quando una sua caduta spianò la strada per la conquista del Motomondiale a Nycky Hayden.
Poi nel 2015 quando le polemiche tra Rossi e Marquez favorirono la rimonta di Lorenzo. Cosa che Valentino ha ricordato in una intervista a l’Equipe tempo fa:
«Nel 2015, se Marquez non si fosse comportato male, avrei potuto giocarmi il titolo fino all’ultima gara con Lorenzo. Allora avevo 36 anni. Dopo il 2016, è diventato complicato. Ma la ragione per cui ho continuato ad andare avanti per tutti questi anni è perché sentivo di poter ancora vincere».
Su MotorSport un pensiero anche a quello che poteva essere il binomio Ducati-Rossi e non è stato:
«Il periodo trascorso con il team di Borgo Panigale è stato difficile per me, ma non mi pento di aver preso quella decisione. È stata una grande sfida: un pilota italiano su una moto italiana. Vincendo, avremmo fatto la storia». L’impresa è poi riuscita a Pecco Bagnaia, cresciuto proprio nell’Academy di Valentino.