A Sky: «La Lazio improvvisamente si spegne, è un anno e mezzo che è così. Io sono per il Boxing Day, bisogna giocare il 26 dicembre»
Maurizio Sarri dopo la sconfitta della Lazio col Lecce per 2-1 in rimonta.
«Le spiegazioni sono difficilmente raggiungibili in queste situazioni, altrimenti si risolveva in questo anno e mezzo. Trenta minuti di alto livello, tre quattro gol, pieno controllo della partita, qualche avvisaglia alla fine del primo tempo, eravamo molto più bassi, nel secondo tempo li abbiamo innescati noi, persi cinque sei palloni un uscita poi ci siamo spenti e consegnati agli avversari. Approccio di buon livello, poi è difficilmente spiegabile finire così».
Milinkovic Savic, tensione al momento del cambio.
«Non lo volevo più cambiare io, errore di comunicazione con lo staff, fatto una sostituzione che non volevao farem, siamo andati in confusione mentale anche noi, come la squadra».
Il Lecce ha giocato bene, dice Zenga, non sempre è responsabilità di chi perde.
«Sì però se il Lecce fa una buona partita e noi perdiamo, vuol dire che siamo inferiori a quello che riteniamo di essere. Hanno alzato il ritmo quando hanno visto lo spiraglio, nei primi 30 minuti il Lecce era in grande difficoltà e poi quando ci hanno visto vulnerabili ci hanno azzannato.
I black-out della squadra.
«C’è da lavorare su 25 teste, in questa squadra c’è qualcosa che si spegne e si espande. Quest’anno avevamo molto limitato questi problemi di passività.
Il mese di stop come l’ha vissuto?
«Questo mese l’ho vissuto come una grandissima rottura di… È inconcepibile. è incredibile, dispiace doverlo parlare. Io sono un fautore del boxing day. Stare fermi d’autunno che è il momento più bello per giocare a calcio, è stata una bestemmia.